Before and After, il festival organizzato da Tones On The Stones e NEXTONES, fino a Domenica 26 Luglio

6 Luglio 2020

Come ridare valore a termini come “sociale” e “socialità” nell’epoca del distanziamento? Qual è il senso dell’abitare? È possibile costruire una nuova relazione tra noi e l’ambiente naturale? Qual è la strada per un diverso concetto di benessere personale e collettivo? Questi, alcuni dei temi legati a Tones on the Stones/Nextones 2020. Argomenti da sempre nel DNA di questo festival (che negli anni si è concentrato sul rapporto fra creazione artistica e spazi inusuali attraverso produzioni site specific digitali e immersive) ma che in un periodo di crisi devono necessariamente cambiare segno e passo.

In un panorama di annullamenti, rinvii e cancellazioni sempre più diffusi, Tones on the Stones decide di confermare la propria quattordicesima edizione con un programma innovativo, nomi prestigiosi e uno slancio visionario verso il futuro. Il festival diretto da Maddalena Calderoni annuncia quindi la conferma dell’edizione 2020, che si svolgerà dal 19 al 26 luglio a Baveno, sul Lago Maggiore, e nella cava dismessa di Oira, piccola frazione di Crevoladossola (VB).

Tones on the Stones, rassegna che ospita da anni eventi di prestigio con particolare attenzione all’Opera, e Nextones, la sezione dedicata alle sperimentazioni elettroniche, uniscono le forze e propongono un’unica rassegna molto speciale che avrà come titolo Before and After e che nasce dalla volontà di trasformare realmente la crisi in opportunità di cambiamento e sviluppo.
Fra i primi ospiti confermati il jazzista italiano più conosciuto al mondo, il trombettista Paolo Fresu (accompagnato sul palco dal pianista Ramberto Ciammarughi e dall’illustratore Gianluca Folì – l’appuntamento è realizzato in collaborazione con il festival Musica in Quota e sarà parte di entrambe le rassegne made in Val d’Ossola), e Annamaria Ajmone, coreografa e danzatrice fra le più apprezzate esponenti della danza contemporanea europea (appuntamento realizzato in collaborazione con Cross Festival).
Come sempre, Tones e Nextones confermano il loro corpo centrale fatto di musica e performance, ma in più il ricco programma potrà contare su talk di approfondimento ed escursioni guidate fra le meraviglie naturalistiche della Val d’Ossola. Ma non sarà un’edizione “come sempre”. E non soltanto perché il festival si svolgerà nel pieno rispetto delle regole sanitarie, del distanziamento fisico e del contingentamento del pubblico, ma anche perché più che un festival tradizionale sarà un percorso di ricerca, un’opera-studio, una residenza-laboratorio, attorno al quale si radunerà una comunità di artisti, studiosi, professionisti e pubblico per condividere esperienze e riflessioni che nascono inevitabilmente dalla crisi pandemica ed elaborare nuove visioni per un futuro diverso.

Per questo, dal 22 giugno sarà online una piattaforma web dedicata, che consentirà a un’ampia platea di partecipare pienamente al festival. Un vero diario di bordo multimediale curato dalla scrittrice Veronica Raimo che giorno per giorno racconterà questa XIV edizione attraverso dirette web, streaming di video autoriali, contributi testuali degli studiosi e gallery fotografiche.
Infine, Before and After non sarà soltanto un cantiere di idee ma inaugurerà un cantiere vero e proprio: il festival sarà il primo atto di un processo di riqualificazione della cava dismessa di Oira che proseguirà nei prossimi mesi, fino alla totale riconversione da ex spazio industriale a nuovo spazio permanente dedicato all’espressione creativa, abitato da artisti e da cittadini. Un vero Teatro immerso nella natura, in cui ritrovare la bellezza.

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