Paola Pivi “A helicopter upside down” San Carlo Cremona / Cremona

24 Marzo 2025

San Carlo Cremona presenta Paola Pivi, “A helicopter upside down”, il nuovo progetto site-specific dell’artista che sarà ospitato all’interno della seicentesca chiesa sconsacrata di San Carlo (Via Bissolati 33, Cremona).

Paola Pivi presenta, all’interno della chiesa di San Carlo, un elicottero Agusta 109, capovolto e appoggiato sul pavimento della navata centrale. Questo posizionamento trasforma un oggetto conosciuto per la sua funzionalità e associazione al movimento in una presenza inaspettata e disorientante. Il ribaltamento enfatizza la tensione tra la materialità concreta dell’elicottero e la sua immagine simbolica legata al volo, sfidando i visitatori a riconsiderare le proprie percezioni e interazioni con oggetti apparentemente familiari, che, in questo contesto, assumono una dimensione nuova e sorprendente. L’elicottero capovolto presentato a San Carlo richiama altri interventi di Paola Pivi in cui mezzi di trasporto e oggetti riconoscibili vengono trasformati in modi inattesi. Tra i suoi lavori precedenti figurano “Camion” (1997), costituito da un tir rovesciato su un fianco, “Senza titolo (aereo)” (1999), un aereo da caccia capovolto presentato alla Biennale di Venezia e l’elicottero Westland Wessex esposto sottosopra nel 2006 a Salisburgo durante il festival Kontracom06. Inoltre, in “How I Roll” (2012), un’installazione del Public Art Fund a New York, un aereo Piper Seneca roteava in avanti, issato su due pali su cui appoggiava le punte delle ali.

Questi lavori esplorano il dislocamento e la sovversione, tra ironia e complessità tecnica. In questa nuova installazione, la presenza monumentale dell’elicottero riflette la dimensione ambiziosa e il grande impatto visivo che caratterizzano l’arte di Paola Pivi. La chiesa di San Carlo, con la sua architettura carica di storia, amplifica la potenzialità di questa immagine e il rapporto tra il reale e l’immaginario, elemento centrale nel lavoro dell’artista. L’elicottero, capovolto ed appoggiato al pavimento, si presenta come un oggetto reale che, attraverso il suo ribaltamento, assume un carattere quasi fittizio, evocando un contrasto tra l’ordinario e lo stravagante. Il dialogo tra l’oggetto e lo spazio trasforma la navata in un luogo di esplorazione, dove il visitatore può divertirsi visivamente e fisicamente, vivendo un’esperienza immersiva che sfida le convenzioni visive e invita a osservare da nuove prospettive ciò che si crede di conoscere.

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