Flash Art
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Scritture su moda, progetto e cultura visuale

 

Dune è una rivista accademica di moda e cultura visuale, bilingue (italiano e inglese), semestrale, che accoglie contributi scientifici di studiosi tramite open call. È diretta da Maria Luisa Frisa, fondatrice del corso di laurea in Design della moda e Arti Multimediali all’Università Iuav di Venezia, pubblicata da Flash Art, con il progetto grafico di Multi Form.

Il titolo rimanda al romanzo fantascientifico di Frank Herbert, pubblicato nel 1965, e al film diretto da David Lynch nel 1984. Dune è intesa come uno spazio per la riflessione teorica e visiva, la critica e l’introduzione di nuove ricerche, e riflette gli interessi di ricerca, le modalità di scrittura e la produzione teorica del gruppo di lavoro dei corsi di laurea in moda Iuav. È monotematica, caratterizzata da una parola o da una frase chiave che permea i contenuti, e unisce affondi su figure e storie poco approfondite restituite con le visioni di giovani autori. Ha un comitato scientifico e coinvolge un gruppo di studiosi e ricercatori in veste di reviewer.

I contributi pubblicati sono sottoposti a un procedimento di revisione tra pari (Double-blind Peer Review). Il comitato scientifico si caratterizza per la presenza di autori e professionisti attivi nell’ambito della critica, degli studi di moda, dell’arte contemporanea, della direzione museale, della curatela, dell’editoria, della direzione artistica e della fotografia.

Ogni numero può radunare varie tipologie di contributi Chronicles, Conversations, Essays, Performative Writings, Reviews, Self-Analysis, Studies.

Dune è parte del cluster di ricerca Iuav FLAIR ed è supportata da donors che hanno creduto nel progetto editoriale. La rivista, priva di pagine pubblicitarie tradizionali, è espressione di un gruppo di lavoro interessato a nuove forme di dialogo con aziende, istituzioni e collezionisti.

Segui il canale Instagram @dunejournal per rimanere aggiornato sulla pubblicazione e accedi ai contenuti Open Access dell’archivio qui.

Direttore
Maria Luisa Frisa

Caporedattore
Saul Marcadent

Segreteria di redazione
Elena Fava

Comitato editoriale
Giorgio Camuffo
Elisabetta Cianfanelli
Dylan Colussi
Riccardo Dirindin
Elena Fava
Marta Franceschini
Gabriele Monti
Alberto Moreu
Marco Pecorari
Lorenzo Rindori
Manuela Soldi

Comitato scientifico
Miren Arzalluz, Palais Galliera, Paris
Paola Bertola, Politecnico di Milano
Manuel Blanco, Universidad Politécnica de Madrid
Paul Boudens, graphic designer
Silvia Calderoni, performer
Bruno Ceschel, University of the Arts London
Judith Clark, London College of Fashion
Paola Colaiacomo, fashion scholar
Giovanni Corbellini, Politecnico di Torino
Milovan Farronato, critic and curator
Elke Gaugele, Akademie der Bildenden Künste
Francesca Granata, Parsons School of Design New York
Stefano Graziani, photographer
Alistair O’Neill, Central Saint Martins College, London
Patrizia Ranzo, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Stefano Tonchi, journalist
Paolo Volonté, Politecnico di Milano
Louise Wallenberg, Stockholm University

Progetto grafico
Multi Form, multi-form.it

Traduzioni
Huw Evans

Copyediting e Proofreading
Anna Albano ⁄ Language Consulting Congressi srl

Editore
Flash Art
Gea Politi e Cristiano Seganfreddo

Image Sourcing e Licensing
Tommaso Pagani

Donors
Maria Grazia Chiuri
Enzo di Sarli and Beatrice Rossaro
Nicoletta Fiorucci, Nicoletta Fiorucci Foundation
Fondazione In Between Art Film
Maison Valentino

Stampato da
Grafiche Veneziane

ISSN
2705-0084

Call for papers
Dune Vol. 004 n. 001
Biosfera

Dune accoglie idee e proposte di studiosi, i cui contributi selezionati per la pubblicazione sono sottoposti a un procedimento di revisione tra pari (double-blind peer review). Per il suo settimo numero, la rivista si concentra sul concetto di biosfera, quale rete di rapporti e nuove alleanze tra esseri umani e non umani, nell’accezione di Timothy Morton. Allargando lo sguardo, il numero intende indagare la dimensione estetica, culturale, sociale e politica della sostenibilità, nel tentativo di fornire contenuti e strumenti metodologici per orientarsi e per approfondire e risignificare questo concetto, anche a partire da teorizzazioni come quelle avanzate dallo stesso Morton, che lo ritiene poco utile in quanto prodotto delle corporation (Cosa sosteniamo? Pensare la natura al tempo della catastrofe, 2019). L’autore afferma che una coscienza ecologista richiede un ripensamento radicale, in primo luogo del significato di società, dello spazio sociale quale non esclusivamente umano. Nel farlo, ricorda il lavoro di Carla Lonzi, che attribuisce al movimento femminista una dimensione planetaria. Secondo l’autrice il movimento femminista non si limita a interessarsi al problema dei rapporti tra le persone su scala internazionale ma ha a che fare con la condizione vissuta da esseri dotati di un corpo e collocati in una biosfera. Riconoscendo un ruolo centrale ai fashion studies, sensibili alle relazioni tra moda e transizione ecologica in direzione di un ripensamento dei sistemi produttivi e della commistione tra dimensione artigianale e industriale, il comitato editoriale della rivista guarda con interesse anche alla produzione riflessiva interna alle scienze umane per l’ambiente, alla letteratura ecologica, alla cultura visuale. In ambito artistico, il critico e curatore Nicolas Bourriaud nel suo libro L’exforme. Art, idéologie et rejet (2015; 2017) invita a ripensare il significato dell’idea di scarto, soffermandosi sul modello di conoscenza che prende in considerazione gli indizi all’apparenza insignificanti, le tracce meno intenzionali (si veda a questo proposito il testo Il filo e le tracce di Carlo Ginzburg, datato 1979), i rifiuti, le lacune ‘parlanti’ che rivelano scelte e prossimità della natura dell’archivio e raccontano della sua fase di costituzione. Considerando pratiche che vanno dall’upcycling e il recycling fino al
co-design, il comitato editoriale pone un’attenzione speciale sia a progetti ed esperienze fisiche e virtuali dove si condividono saperi secondo una visione orizzontale d’impresa, sia al tema della materialità – si vedano a questo proposito le teorizzazioni di Giuliana Bruno in Surface: Matters of Aesthetics, Materiality, and Media (2014); di Freek Lomme in Can You Feel It? Effectuating Tactility and Print in the Contemporary (2016); di Laura Tripaldi in Menti parallele. Scoprire l’intelligenza dei materiali (2020). Infine, a proposito dell’importanza di una cultura slow, l’ambientalista David Fleming, autore del libro Lean Logic: A Dictionary for the Future and How to Survive It (2011), mette in luce l’imprescindibilità del localismo, delle comunità locali e della sostenibilità nelle attività di ricerca, al di là del campo di azione, dei propri interessi e della disciplina di appartenenza.

Date importanti

30 marzo 2023
consegna abstract (in italiano o inglese, 250 parole c.) e breve biografia a dune@iuav.it

10 aprile 2023
comunicazione accettazione abstract

5 giugno 2023
consegna articolo (in italiano o inglese, 4000 parole c.)

5 luglio 2023
comunicazione risultati double-blind peer review

20 luglio 2023
consegna articolo definitivo

Novembre 2023
pubblicazione

Dune Vol. 003 n. 001 Shortcuts. Edito da Flash Art. Fotografia di Giulio Boem.

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