Polignano a mare — Synthesis. Fondazione Pascali

29 Giugno 2015

Video, installazioni, performance, fotografie: tutto questo è “Synthesis”, la mostra che dal 3 luglio contrassegnerà la nuova stagione espositiva della Fondazione Pascali di Polignano a mare, mediante un vero e proprio percorso di ricognizione su tre progetti europei – arTVision – a live channel, SAC e I.C.E. – promossi in partnership con alcune istituzioni di area adriatica. L’opening è anche l’occasione per conoscere le novità all’interno degli spazi della fondazione, dopo alcuni mesi di restyling che hanno interessato in particolare le due grandi sale del piano terra – dove a breve sarà inaugurato un caffè letterario – e alcuni ambienti del piano interrato. Ma bisognerà attendere novembre per la presentazione al pubblico del parco sculture esterno, con vista sul lungomare. Per adesso – anticipa la direttrice Rosalba Branà – non sarà esposta la collezione permanente, mentre dall’autunno ci sarà un focus dedicato alle opere acquisite negli ultimi anni durante le edizioni del “Premio Pascali”: da Studio Azzurro e Adrian Paci ai fratelli Chapman e Nathalie Djurberg, da Giovanni Albanese a Jan Fabre, Mat Collishaw e Fabrizio Plessi. All’interno di “Synthesis”, anche le opere – dedicate alle iconografie e allegorie del carnevale – concepite da Luigi Antonio Presicce, Fate Velaj, Mary Zygouri, Dusica Ivetic e Dario Agrimi durante una residenza nella vicina Putignano, dove resistono alcune botteghe artigianali. Vi saranno poi i documentari dedicati a diversi artisti – tra cui Fabrizio Bellomo, Luigi Mainolfi, Miki Carone e Iginio Iurilli – e short movies su giovani artisti di area pugliese. Chiudono il percorso, gli interventi di Raffaele Fiorella, Claudia Giannuli, Gianluca Marinelli e Isabella Mongelli, realizzati tra Mola di Bari, Rutigliano, Conversano e la stessa Polignano, in occasione di un’altra residenza coordinata dal museo. Ma nel frattempo si pensa già a dopo l’estate, quando sarà inaugurato un duetto – Pascali e Piero Manzoni – all’insegna del total white.

Lorenzo Madaro

 

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