Giunto alla trentacinquesima edizione, Drodesera sceglie quest’anno di dividere i propri giorni di programmazione seguendo i due filoni principali che animano l’attività di Centrale Fies – non solo luogo fisico straordinario, ma hub culturale attiva 365 giorni all’anno sui linguaggi del contemporaneo, attraverso il sostegno di giovani artisti e realtà imprenditoriali legate all’innovazione.
Il tema di questa edizione è MOTHERLODE, vena madre. Questa vena è costituita da uno dei metalli più preziosi al quale l’arte può e deve attingere per restituire una visione utile, complessa, stratificata, in una parola “aumentata”: la realtà.
Dopo l’Opening di domenica 26 luglio – con la performance di Augusta Serapinas (LT) e l’inaugurazione della mostra collettiva The Abandoned Mines – da lunedì 27 a mercoledì 29 il festival sarà interamente dedicato alla terza edizione di Live Works Performance Act Award, il premio ideato da Centrale Fies e ViaFarini, rivolto ad artisti provenienti da tutto il mondo. Il team curatoriale – composto da Barbara Boninsegna (Art Director del festival), Simone Frangi (ViaFarini, Milano), Daniel Blanga Gubbay (Aleppo.eu, Bruxelles) e Dennis Isaia (MART, Rovereto) – ha selezionato 9 progetti attraverso un bando, accompagnandolo lungo tutto il percorso di sviluppo in un periodo di residenza negli spazi della Centrale ai primi giorni di luglio. Questi i nomi degli artisti selezionati: Robert B. Lisek (PL), Simon Asencio (FR), Vanja Smiljanic (RS), Roberto Fassone (IT), Diego Tonus (IT), Justin Randolph Thompson (US), Styrmir Örn Guðmundsson (IS), Jazra Khaleed, Timos Alexandropoulos e Antonis Kalagkatis (CE/GR), GDSF Gregory Dapra e Stefano Faoro (IT/BE).
I progetti saranno mostrati nella forma definitiva al pubblico ed alla Giuria Internazionale del Premio (presieduta da Michelangelo Pistoletto e composta da Nico Vascellari, Danjel Andersson, Marwa Arsanios, Dora Garcìa), che ne decreterà il vincitore assegnandogli un premio in denaro ed un ulteriore supporto tecnico/logistico.
Padrini della Manifestazione, presenti al festival con lavori inediti nei tre giorni di Live Works, tre tra i più importanti protagonisti nei diversi abiti della live art mondiale: Jérôme Bel (FR), Santiago Sierra (ES) e Alessandro Sciarroni (IT).
Dal 30 luglio al 1 agosto spazio alla programmazione “classica” del festival con alcuni dei migliori artisti attivi nel campo della performance e della danza in Italia (Compagnia Abbondanza/Bertoni, Cosmesi, OHT office for a human theatre, Curandi Katz, Fanny & Alexander, Motus Mali Weil, Mara Cassiani, Marta Cuscunà Teatro Sotterraneo, Matteo Angius e Riccardo Festa) e nel mondo – France Distraction (FR/BE), Navaridas & Deutinger (ES/AT), Alma Söderberg & Hendrik Willekens (SE/BE), Philippe Quesne (FR), Roger Bernat (ES).
Il festival si concluderà domenica 2 agosto con una giornata di Open Studio, mutuando la pratica delle “studio visit” che arriva dalle arti visive per adattarla al contesto performativo e teatrale: protagonisti di questo originale esperimento saranno Marta Cuscunà, Mara Cassiani, Hannes Egger, AngiUsFestA e Filippo Andreatta, che apriranno le porte dei propri “laboratori creativi” al pubblico per stabilire con gli spettatori/visitatori un rapporto di confronto e di stimolo reciproco che possa aprire nuove prospettive.