Fox With The Sound of Its Owl Shaking / 3b

27 Gennaio 2017

Terzo episodio testuale di Fox With The Sound Of Its Owl Shaking per la rubrica “In Residence” a cura di Roberto Fassone. La puntata video correlata, partendo dal testo “Fantasia” di Bruno Munari (1977) analizza alcune delle costanti individuate dall’autore per rendere l’arte più accessibile al pubblico. Questo scritto approfondisce le diverse tipologie di una delle molteplici caratteristiche della fantasia, “il cambio” tramite il lavoro di artisti come Man Ray, Wilfredo Prieto, Olafur Eliasson, Francesco Vezzoli e molti altri.

Per cercare di capire come funziona la fantasia, o la creatività o l’invenzione, dovremo vedere se è possibile individuare le operazioni che vengono fatte nella memoria mettendo in relazione i dati noti.

B.Munari, Fantasia, 1977

[…]

Poi c’è tutto un gruppo di relazioni che potremmo mettere assieme sotto la definizione di cambio o sostituzione di qualcosa: cambio di colore, di peso, di materia, di luogo, di funzione, di dimensione, di movimento.

B.Munari, Fantasia, 1977

Un altro aspetto della fantasia è il cambio del colore.

Man Ray nel 1960 dipinse un pane di blu, uno di quei pani lunghi neri un metro che si usano a Parigi, lo dipinse di blu cobalto. Il pane era sempre fatto di pane ma il colore blu lo rendeva immangiabile. Pare che non ci sia niente in natura di colore blu cobalto che si possa mangiare. Sono stati fatti esperimenti di vario tipo per studiare relazione tra colore e mangiabili: un risotto blu non è riuscito a mangiarlo nessuno, anche se buonissimo.

B.Munari, Fantasia, 1977

Man ray, "Pain peint [Blue bread: favourite food for bluebirds]" (1958)
Man Ray, “Pain peint [Blue bread: favourite food for bluebirds]” (1958)
Baguette dipinta di blu.

Wilfredo Prieto, "Apolitico" (2012)
Wilfredo Prieto, “Apolitico” (2012)

Tutte le bandiere degli stati appartenenti alle Nazioni Unite ricreate in scala di grigio.

Olafur Eliasson, "Green River" (1998)
Olafur Eliasson, “Green River” (1998)

L’artista fa assumere la colorazione verde a diversi fiumi in varie città.

Yoko Ono, "White Chess Set" (1966)
Yoko Ono, “White Chess Set” (1966)

Una scacchiera, i suoi pezzi e l’ambiente in cui si colloca sono ricolorati totalmente in bianco.

Francesco Vezzoli, "Teatro Romano" (2015)
Francesco Vezzoli, “Teatro Romano” (2015)

Cinque busti antichi romani ridipinti nel modo in cui furono realizzati in origine.

Ai Wei Wei, "Colored Vases" (2009-10)
Ai Wei Wei, “Colored Vases” (2009-10)

Vasi della dinastia Han sono ricoperti di pittura industriale

Un altro aspetto della fantasia è il cambio di dimensione.

Negli anni 60 è esplosa la pop Art. La gente si meravigliava di vedere esposti nelle più famose gallerie d’arte visiva, quegli enormi oggetti che era abituata a vedere da anni alle Fiere Campionarie di tutti i paesi. In questi luoghi dove masse di pubblico vanno a vedere le novità industriali, gli agenti pubblicitari di tutto il mondi applicavano la formula del cambio di dimensione, nel senso del gigantesco, per richiamare l’attenzione del pubblico.

B.Munari, Fantasia, 1977

Kate Green & Tomo Savic-gecan, "Metropolis M magazine" (no.2, 2006)
Kate Green & Tomo Savic-gecan, “Metropolis M magazine” (no.2, 2006)

Il numero 2 della rivista Metropolis M è ridotta di 1mm.

Claes Oldenburg, "Mistos (matches)" (1987)
Claes Oldenburg, “Mistos (matches)” (1987)

Un’ enorme scatola di fiammiferi.

Alexandra Mir, "The Big Umbrella" (2003-2004)
Alexandra Mir, “The Big Umbrella” (2003-2004)

Un ombrello più grande del solito.

Maurizio Cattelan, Untitled, 2001 L’ascensore più piccolo del mondo.

Et andet aspekt af fantasi er ændringen af ​​placeringen. Et skib som regel er i vandet i havet eller søen, men hvis vi gør vi på en bakke, så ændre det sted, skifter retning eller nonsens.

B.Munari, Fantasia, 1977 (tradotto in danese con google translate)

Santo Tolone, Italia Brasile 82, 2009 Un paesaggio montano viene ripreso seguendo gli stessi movimenti di telecamera e riproducendo le medesime inquadrature della prima frazione di gioco della partita di calcio Italia-Brasile, trasmessa durante il Mondiale del 1982.

Elmgreen and Dragset, "Prada Marfa" (2005)
Elmgreen and Dragset, “Prada Marfa” (2005)

Un negozio di Prada è cstruito in mezzo al deserto del Texas.

Renata Lucas, "Third Time" (2011)
Renata Lucas, “Third Time” (2011)

L’impianto luci di casa dell’artista è replicato all’interno dello spazio artistico Peep-Hole a Milano.

Superflex, "Korean Flamingos" (2006)
Superflex, “Korean Flamingos” (2006)

Cinque fenicotteri sono trasferiti dallo zoo di Seoul allo zoo di Odense.

Un altro aspetto della fantasia è il cambio di materia.
Un famosissimo oggetto surrealista realizzato secondo questo principio di cambio di materia, nel 1936 da Meret Oppenheim, è una tazzina da caffè con relativo piattino e cucchiaino, il tutto rivestito da pelliccia. Altri oggetti famosi, sempre nel periodo surrealista, furono gli orologi molli dipinti da Salvador Dalì nel 1931. Man Ray costruì ed espose uno specchio flessibile, nel 1944, dove il pubblico poteva specchiarsi e modificare la propria immagine toccando con un dito la superficie flessibile dello specchio.

B.Munari, Fantasia, 1977

Jeff Koons, "Balloon Dog" (1995-1998)
Jeff Koons, “Balloon Dog” (1995-1998)

Palloncini a forma di cucciolo di cane, realizzati in acciaio lucidato.

Cerith Wyn Evans, "Untitled (Gold-Plated Barrier)" (1998)
Cerith Wyn Evans, “Untitled (Gold-Plated Barrier)” (1998)

Transenna realizzata in oro.

Meret Oppenheim, "Le déjeuner en fourrure" (1936)
Meret Oppenheim, “Le déjeuner en fourrure” (1936)

Tazzina ricoperta di pelliccia.

Andrew Lewicki, "Walnut Skate Ramp" (2007)
Andrew Lewicki, “Walnut Skate Ramp” (2007)

Rampa per skateboard in legno di noce.

Allora&Calzadilla, "Petrol Pump" (2012)
Allora&Calzadilla, “Petrol Pump” (2012)

Pompa della benzina realizzata in granito.

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