Lo scorso 13 marzo, nelle sale dell’ex casa della GIL di Trastevere a Roma, (costruita nel 1933 da Luigi Moretti e oggi denominata WeGIL) si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative che caratterizzeranno il triennio 2018-2020, in vista della 17a Quadriennale.
Accompagnati da una sequenza di immagini dell’archivio della Fondazione ritraenti le prime edizioni de La Quadriennale (1931-1942), il Presidente Franco Bernabè e il nuovo direttore artistico Sarah Cosulich, hanno l’uno spiegato il lungo percorso e le motivazioni della carica assegnata e l’altra delineato il programma che caratterizzerà la sua guida sino al 2020.
L’iter di assegnazione della direzione a Cosulich è iniziato nel maggio del 2017 quando è stato pubblicato il bando di concorso che ha visto la partecipazione iniziale di 116 candidati, la successiva selezione di 16 sino alla rosa dei 6 finalisti, resa pubblica nel novembre del 2017.
Bernabè ha sottolineato come – nonostante ogni progetto finalista fosse in linea con le specifiche richieste del bando, ossia consolidare l’istituzione con un quadro di attività che potesse renderla punto di riferimento dell’arte italiana, anche agli occhi internazionali – la scelta verso Cosulich sia stata giudicata forte grazie a una visione in grado di portare attenzione all’Italia dall’estero ponendo La Quadriennale stessa al centro di questo sguardo, come bacino di produzione artistica italiana.
Rispetto all’edizione precedente, incentrata su progetti curatoriali (anch’essi esito di bando di concorso), l’attuale programma vede per la prima volta nella storia della Fondazione un direttore artistico, ed è forte dell’indiscutibile rilancio che ha avuto la Quadriennale, grazie, appunto, alla 16a edizione – nonostante sia stata molto discussa.
Proprio grazie a questo precedente Bernabè ha voluto sottolineare come l’attività di fund raising – essenziale per portare avanti l’intero progetto – avverrà probabilmente in termini più agili.
Q2020 – ultimo tassello del triennio dirigenziale della Cosulich, ossia la mostra – sarà il traguardo finale ottenuto grazie all’importanza data alla fase di screening. Iter di ricerca nel quale la direttrice sarà affiancata dalla figura complementare del curatore Stefano Collicelli Cagol e che si metterà in pratica attraverso due iniziative: Q-International e Q-Rated.
Q-International racchiude in nuce la chiave di reale cambiamento di prospettiva dell’istituzione. Si tratta della promozione di artisti italiani all’estero attraverso il sostegno a musei, istituzioni internazionali e spazi no-profit che intendano inserire nella loro programmazione mostre con artisti nostrani. La Quadriennale diverrebbe, sul modello delle tante istituzioni straniere, il luogo a cui rivolgersi tramite un avviso pubblico indetto due volte l’anno. I progetti pervenuti saranno selezionati da un comitato scientifico composto, oltre che dal direttore artistico e dal curatore della Fondazione, da Cristiana Collu, direttore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Alberto Garutti, artista e docente di base a Milano, Cesare Pietroiusti, artista e docente di base a Roma e Andrea Viliani, direttore del MADRE di Napoli. Il tipo di spesa che si potrà coprire per ciascun progetto – laddove, come la Cosulich ha efficacemente esemplificato, anche solo la copertura delle spese di viaggio degli artisti può determinare le sorti di una mostra – spazierà dalle voci di trasporto e assicurazione opere a quelle, appunto, di viaggio e alloggio o a contributi per pubblicazioni.
Q-Rated – titolo che gioca sulla sua pronuncia anglofona (quindi “curated”) – è, invece, un’iniziativa di formazione allargata sul territorio italiano di artisti e curatori emergenti nostrani attraverso il confronto con figure di calibro internazionale. Consta di tre seminari annuali, in diverse città italiane, della durata di 3 giorni e rivolto a 10 artisti e 2 curatori italiani di età compresa tra i 21 e i 32 anni e selezionati, attraverso bando, dal direttore artistico e dal curatore della Fondazione, insieme ai tre tutor internazionali di ciascun seminario. Il primo è stato reso pubblico il giorno stesso della conferenza stampa e si terrà a Roma, nella sede de La Quadriennale in Villa Carpegna, il 3, 4 e 5 luglio 2018. Vedrà la partecipazione come tutor di Pierre Bal-Blanc, Elena Filipovic e James Richards attorno al tema “L’artista come curatore, il curatore come artista”. I prossimi seminari saranno a Palermo e a Torino nel 2018 e a Napoli, Venezia e Milano nel 2019.
Q-Rated vedrà in aggiunta anche la realizzazione di simposi annuali a Roma – il primo previsto per febbraio 2019 – con l’intento di approfondire tematiche di ricerca ancor poco studiate o visibili.
Con un’attenzione verso il locale e una particolare premura per le esigenze reali degli addetti ai lavori si apre, quindi, una nuova stagione de La Quadriennale verso la mostra del 2020 i cui esiti sono tutti ancora da svelare ma ai quali si arriverà grazie a un rafforzamento dell’istituzione a livello internazionale e a un’attività di studio e mappatura sul territorio che arricchirà in maniera cospicua e costante i già importanti archivi della Fondazione.