Pino tu Plinio Fabio Sargentini ed io
come fossimo presi da encantamento
Perch’i no spero di tornar giammai
perch’i no spero
perch’i no spero di tornar
ballatetta mia torna tu sola alla vita.
Rubare un’anguria e un vaso di fiori
una carezza sul volto bianco di Michéle
seduto sul traliccio di Piazza del Popolo
il ballo di San Vito a Piazza san Marco
con la collana di zinco no di zingaro
la nera chioma leoncina direbbe Adelina
le invettive alla Biennale
la contestazione l’occupazione la chiusura
la polizia io non la vedo ma la violenza
mi fá male ora che hanno aggredito Tom Trini
tutto è più chiaro la contestazione non c’entra
questa è solo violenza ma mio caro tu non c’eri
la data non l’hai vista
io e Mattiacci c’eravamo l’abbiamo letta
e fotografata qui son tutti ladri
i critici son tutti stronzi come i mercanti
mio caro vuoi scommettere? i fascisti sono loro
non io i pantaloni neri sono come i rossi
allora siamo tutti fascisti dal colore
dei pantaloni mio caro.
P erò ti dico la moto è l’ultimo veicolo di pace e d’amore
I o non c’entro non voglio più saperne per quanto mi riguarda
N o, non io potrei fuggire da qui ad un solstizio invernale
O ppure andarcene per sempre sulla moto nuova
P er non lasciare più traccia sulla strada ma solo fumo e odore di petrolio
A un amico che ti chiede una sigaretta o un cilicio al collo
S enza di te mia cara io scelgo il brivido inconsulto
C ome il gesto improvviso come quello dei tuoi occhi azzurri Michèle
A h! i tuoi pallidi occhi azzurri si fanno sciupati
L a valle di piazza del Popolo s’apre su tutte le strade
I o non so quale prendere perché son tutte sbagliate