Mercoledì 30 settembre Progetto presenterà un simposio online di matrice antropologica, indagine sui lamenti funebri e sui riti del lutto nel Salento. Le opere che accompagneranno l’iniziativa saranno: proiezione in diretta dei film Stendalì di Cecilia Mangini e Moroloja di Alexander Ingham Brooke; l’intervento di Michela Zegna dalla Cineteca di Bologna, il regista Alexander Ingham Brooke, la professoressa di lingua e cultura grika Sandra Abbate e la direttrice di Progetto, Jamie Sneider intervalleranno la proiezione del film.
L’antico rito del lamento funebre è stato praticato fino ai primi anni ’60 nel Salento. Le donne venivano assunte come “prefiche” per piangere e cantare “morolojas” ai funerali. Entrambi i cortometraggi presentati nel simposio sono incentrati sul canto funebre delle donne di Martano (Salento) che parlano il griko, un dialetto greco presente in Italia. Stendalì (1960) ricostruisce uno degli ultimi esempi dell’antico rito del lamento funebre. Pasolini ha creato il testo per la canzone funebre di Stendalì rifacendosi a vari testi greci. Il film Moroloja (2011) rivisita la città di Martano per ripercorrere il luogo del funerale di Stendalì, rivelando che alcune delle donne sono ancora vive.
Stendalì (Suonano Ancora), 11 min., Pellicola 35mm, 1960.
Diretto da Cecilia Mangini; testo di Pier Paolo Pasolini.
Moroloja, 9:40 min., Video HD, 2011.
Diretto da Alexander Ingham Brooke; narrazione di Cecilia Mangini.