Video Sound Art, il festival e centro di produzione dedicato all’arte contemporanea, a partire dal 16 settembre celebra i suoi 10 anni di attività con un ciclo di mostre monografiche, concerti e screening program nella cornice delle storiche piscine Giulio Romano e Cozzi di Milano.
Il progetto è stato realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Direzione Affari Culturali del Ministero degli Affari Esteri del Cile (DIRAC) e MiBACT e con la collaborazione di Milanosport e del Touring Club Italiano.
Il titolo dell’intero ciclo di interventi, The Reflecting Pool, è un omaggio al capolavoro di Bill Viola del 1977, e ne prende in prestito gli interrogativi: il rapporto dell’uomo con il mondo, la riflessione sul potere dell’immagine, l’acqua simbolo di avvicinamento ad un percorso iniziatico.
Le mostre propongono uno sguardo sulle possibilità di rappresentazione del paesaggio postmoderno, registrano cambiamenti evidenziando personali aspettative sul futuro.
Ho ancora tutto da mettermi urlava già nel 1985 l’uomo postmoderno disegnato tra le pagine di Tondelli: un fluttuare di combinazioni, un missaggio di immagini e riferimenti al passato e al presente.
Protagonista della prima sezione è l’artista cileno Enrique Ramirez, finalista del premio Duchamp a cui Video Sound Art dedica la prima mostra personale in Italia in contemporanea al Pompidou di Parigi. Le atmosfere idilliache dei paesaggi di Ramirez sono spesso stravolte da una sovrapposizione di segni che trasformano fatti storici in mito, luoghi esistenti in visioni oniriche postmoderne. Attraversamenti abbaglianti nel deserto di sale in Bolivia, lunghe traversate oceaniche assumono le sembianze di nuovi spazi concettuali.
Il percorso espositivo, composto da installazioni, film, sculture e fotografie, si snoda nei suggestivi spazi della piscina, creando un gioco di corrispondenze e suggestioni visive: gli spogliatoi, il medagliere, la palazzina liberty, fino all’immensa vasca che ospita tre schermi a bordo piscina.
In esposizione anche una selezione ad opera dell’artista di alcuni materiali dall’Archivio del Touring Club Italiano, oggetto della residenza dell’open call di quest’anno.
Ad arricchire la mostra sono in programma: nel giorno di apertura una performance sonora dell’artista, il primo fine settimana sonorizzazioni musicali a cura di Le Cannibale e per l’intera durata della mostra uno screening program che vede la partecipazione di diverse realtà cinematografiche operanti sul territorio.