IONOI è un progetto di Nico Vascellari che si sviluppa in 20 performance domestiche per 20 giorni consecutivi attraverso le 20 regioni italiane raccontando uno spaccato dell’Italia tramite il viaggio di una band.
Musei chiusi, cinema chiusi, teatri chiusi, club chiusi: la casa diventa il teatro, il museo, il cinema, il club, uno spazio dove inventare nuove modalità operative, in maniera positiva e propositiva.
Dopo un anno di chiusure e di totale incertezza per un intero sistema culturale, il progetto si interroga su cosa potrà significare tornare alla normalità.
I Ninos Du Brasil, band nella quale lo stesso artista milita, saranno in tour dal 26 marzo al 14 aprile facendo tappa ogni giorno in una casa diversa: le performance si svolgeranno all’interno di contesti domestici traducendosi in un momento intimo, che annulla il distacco tra artista e pubblico e si adatta ai proprietari di casa e all’ambiente in cui si svolge.
IONOI culminerà nel documentario, con la regia di Nico Vascellari, co-prodotto da The Apartment, società del gruppo Fremantle, e Codalunga.
Entrando a contatto con situazioni tra loro molto diverse, la band si aprirà a dinamiche inusuali e dialoghi diversificati, per far emergere in ogni territorio una nuova storia e una riflessione su come sia cambiato il modo di vivere delle persone, non solo nella loro sfera domestica ma anche culturale e sociale.
Le performance verranno trasmesse in live streaming dal canale YouTube di Codalunga e comunicate attraverso i canali Instagram di Nico Vascellari, Codalunga e Ninos Du Brasil, dove giorno per giorno verranno annunciate le destinazioni, mentre anche una serie di testimonial contribuirà ad accendere i riflettori sul tour e i suoi protagonisti.
Il progetto si basa su un concetto esteso di performance: IONOI è un singolare racconto dell’Italia in un tempo particolarmente complicato, in cui gli italiani, attraverso un evento culturale che entra nelle loro case, dalle grandi città alle province più remote, diventano protagonisti e partecipi di qualcosa di cui sono sempre stati spettatori.
Attraverso questo atto collaborativo tra le parti il progetto trae forza dai suoi sostenitori, per “disarroccare” posizioni culturali miopi che da più di un anno attendono sonnolenti un ritorno alla normalità sempre più lontano. È questo il momento di inventare finalmente una normalità diversa, conforme ai tempi che viviamo e alla nostra necessità di raccontarci.