Interpreti di storie antiche e protettrici della città di Napoli, le Sirene sono protagoniste di “Phtongos”, la personale di Fabrizio Cotognini, curata da Lorenzo Benedetti, alla Fondazione Morra Greco, Napoli. Il titolo della mostra evoca il loro canto: “Phtongos” è infatti una delle parole usate da Omero per descrivere la voce delle Sirene. Disegni di grandi dimensioni, minuscole sculture e proiezioni occupano le sale della Fondazione mettendo al centro la ricostruzione delle
storie di esseri antropomorfi legati all’iconografia delle sirene locali, con particolare attenzione al culto della Sirena Partenope, protettrice della città.
Protagoniste di storie antiche, le creature di Cotognini custodiscono però significati profondamente attuali: in un percorso che esplora le metamorfosi uomo-animale, pianta-animale, vegetale-umano, “Phtongos” ci conduce verso una riflessione su tematiche quali la politica, la sociologia e l’ecologia. La mostra si snoda come un viaggio nell’archeologia contemporanea, svelando le connessioni tra antropologia, territorio e contesto sociale. Attraverso una ricerca d’archivio e uno studio della simbologia ornamentale settecentesca, dei suoi significati esoterici e celebrativi connessi alla storia della città e delle sue famiglie nobili, “Phtongos” si presenta anche come un’analisi del patrimonio storico, artistico ed architettonico della città a partire da Palazzo Caracciolo di Avellino, edificio di origine cinquecentesca nel cuore del centro storico di Napoli, oggi sede della Fondazione Morra Greco.
Il dialogo dell’artista Fabrizio Cotognini con alcuni dei ritrovamenti artistici rinvenuti nel corso di un recente restauro hanno infatti portato alla realizzazione di nuove opere, presentate per la prima volta in mostra, tracciando un grande libro dalle pagine mostruose e bizzarre sulla storia e sul territorio locale.