Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura presenta “Nelle regole della bellezza”, il progetto espositivo site-specific ideato dal collettivo Numero Cromatico e curato da Marcello Smarrelli. La mostra è promossa dal Comune di Pesaro e organizzata da Fondazione Pescheria in collaborazione con Pesaro Musei; il progetto editoriale Il futuro è qui, da qualche parte / The future is here, somewhere, a cura di Attilia Fattori Franchini, è realizzato con il contributo dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo nell’ambito del progetto CTE Square, la Casa della Tecnologie emergenti del Comune di Pesaro – Finanziamento FSC 2014-2020.
“Nelle regole della bellezza” dedica un’attenta riflessione alla relazione tra esseri umani, natura e tecnologie. Avvalendosi di un approccio interdisciplinare che oscilla tra arte e neuroscienza, Numero Cromatico costruisce per gli spazi del Centro Arti Visive Pescheria una narrazione che si dipana attraverso due installazioni ambientali site-specific, pensate per immergere il visitatore in una condizione percettiva inusuale e invitarlo a esplorare il proprio modo di abitare la Terra, a partire dal rapporto tra natura e tecnologia. Spiega Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Pesaro: “È un incontro perfetto quello tra il Centro Arti Visive Pescheria – il polo più importante dell’Adriatico per il contemporaneo per sua natura aperto al dialogo – e Numero Cromatico, realtà connotata fin dalla sua nascita dall’obiettivo di ridefinire e ampliare i confini della ricerca artistica. Come Capitale della cultura 2024 e in linea con il nostro claim ‘La natura della cultura’ siamo felici di accogliere un progetto che ridefinisce le regole della bellezza esplorando le relazioni tra natura, arte e tecnologia e offrendo spunti decisamente interessanti ai visitatori di un’estate ricca di proposte.”
Il titolo della mostra riprende il verso di una poesia di Numero Cromatico generata con l’ausilio di S.O.N.H. (Statements Of a New Humanity), l’intelligenza artificiale sviluppata dal collettivo e nata per scrivere poesie sul futuro dell’umanità. L’intelligenza artificiale, combinata con tecniche artigianali, testi e suoni, accompagna il visitatore in un percorso pensato per stimolare uno sguardo critico sul nostro presente e immaginare nuovi modi di abitare il mondo, salvaguardandone i tesori e gli ecosistemi.
Spiega Marcello Smarrelli, curatore della mostra e direttore artistico di Pesaro Musei: “Tra gli obiettivi principali degli eventi legati all’arte, nel programma di Pesaro 24, c’era l’intenzione di approfondire una delle questioni fondamentali che anima il dibattito critico contemporaneo: il rapporto tra arte e nuove tecnologie. Possono le nuove tecnologie fornire contenuti per la realizzazione di opere d’arte? Potranno mai diventare una fonte iconografica per gli artisti? O sono destinate a rimanere solo un supporto della tecnica? Nelle regole della bellezza Numero Cromatico, tra le altre cose, risponde a questi quesiti particolarmente sentiti in un territorio che ha visto operare due geni dell’arte, della matematica e della geometria, appassionati ricercatori delle regole della bellezza attraverso la sezione aurea e la divina proporzione: Luca Pacioli e Piero della Francesca.”
Il percorso espositivo attraversa gli spazi del Centro Arti Visive Pescheria in un racconto fluido fondato sulle percezioni. Lo spazio dodecagonale della Chiesa del Suffragio accoglie Noosfera, opera pensata per descrivere il rapporto che l’umanità intesse con l’ambiente e il cosmo. Il visitatore è immerso in un mare di parole che, svelandosi lentamente, rivelano i possibili futuri dell’essere umano. I testi, realizzati da Numero Cromatico e proiettati a muro, scandiscono lo spazio assieme a un palinsesto di suoni concepito per accentuare la dimensione immersiva. L’area del Loggiato è destinata all’installazione Codice Umano, composta da una grande vela attraversata da simboli naturali e antropomorfi alla cui base sono riposti 24 arazzi con altrettanti testi poetici. L’opera, visibile anche in notturna dall’esterno, combina forme archetipiche e parole per innescare un meccanismo immaginifico nel visitatore, invitato a riflettere sul reale significato del nostro essere umani.
Spiega Numero cromatico: “Nella nostra società l’arte è sempre più spesso vista e utilizzata come forma di intrattenimento, che il pubblico si limita a osservare e consumare. Crediamo che l’interazione con l’opera d’arte debba attivare qualcosa di più profondo, che il fruitore debba assumere una posizione creativa e critica a partire dall’incontro con l’opera, anche diversa da persona a persona. Per questo motivo la mostra parla, prima di tutto, di libertà, di pluralità e di responsabilità. Speriamo possa essere vissuta dal pubblico come un vero e proprio percorso introspettivo, uno strumento di risonanza collettiva.”
Ha sottolineato Maria Laura Maggiulli, dirigente del servizio Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale e responsabile del progetto CTE Square: “la Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro CTE Square e’ uno spazio fisico per il trasferimento tecnologico, la sperimentazione, l’innovazione e lo sviluppo di nuove capacità e scenari applicativi utilizzando le potenzialità delle tecnologie emergenti come l’AI, la blockchain, le IOT, le AR/VR/ER. La mostra di Numero Cromatico può rappresentare un’astrazione della CTE, offrendo al visitatore anch’essa uno spazio fisico che tramite l’AI intende stimolare uno sguardo critico sul presente e immaginare nuovi modi di interagire con il contesto in cui è immerso. Come CTE partecipiamo inoltre attivamente a questa iniziativa, con un progetto che prevede una giornata di studio sull’incontro tra arte e nuove tecnologie e una pubblicazione sul tema curata da Attilia Fattori Franchini ricercatrice dell’Università di Urbino partner del progetto CTE.”
“Nelle regole della bellezza” punta i riflettori sulla percezione dell’essere umano come centro dell’universo e si rivolge all’arte e alla tecnologia come strumenti di un vocabolario utilizzato per esplorare nuovi modi di coabitazione con le altre specie e con il mondo, in perfetta sinergia con il tema di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura “La natura della cultura”, sotto la direzione generale di Silvano Straccini e con la direzione artistica di Agostino Riitano.