Joan Jonas Galleria Gisela Capitain / Napoli

31 Marzo 2025

La Galleria Gisela Capitain presenta la mostra personale di Joan Jonas in occasione della settima edizione di Zweigstelle Captain presso C.A.S.A di Palazzo Degas a Napoli. Jonas è una delle più importanti artiste statunitensi affermatesi tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta. Tra i pionieri della video installazione e della performance art, i suoi progetti e le sue sperimentazioni sono stati essenziali nel promuoverne la diffusione. L’influenza di Jonas si estende inoltre all’arte concettuale, al teatro e ad altri media visivi. In sei decenni di carriera, Jonas si è dedicata a tematiche quali l’identità, la memoria, il genere e la natura, intrecciando mitologia e contemporaneità in forme tanto complesse, quanto poetiche. Nella mostra napoletana il pubblico sarà invitato a esplorare l’istallazione multimediale immersiva Volcano Saga, che segna una significativa evoluzione nella lunga ricerca di Jonas sul mito, la natura e l’esperienza umana.

“Considero Volcano Saga il principio della mia sintesi tra lo sviluppo della personalità femminile, la storia come specchio e i paesaggi vulcanici come rappresentazione della narrazione.”1

Attingendo alle ricche tradizioni della narrativa, della mitologia e della memoria personale, Volcano Saga intreccia narrazioni visive stratificate che evocano la potenza e l’imprevedibilità dei paesaggi vulcanici. Attraverso una combinazione ipnotica di proiezioni video, performance e installazioni scultoree, Jonas crea un mondo antico e contemporaneo al contempo. La figura mitologica del vulcano funge da simbolo di distruzione e rinascita, rievocando inoltre l’esperienza e l’osservazione delle drammatiche forze della natura da parte dell’artista. L’utilizzo innovativo che Jonas fa della tecnologia, come proiezioni ed effetti specchio, consente un interscambio fluido tra digitale e materialità, dove i confini dello spazio, del tempo e della prospettiva mutano continuamente. Il pubblico diventa parte dell’ambiente creato da Jonas, viene circondato da immagini e suoni dinamici che mettono alla prova la percezione della realtà. I temi della trasformazione e del mutamento ciclico attraversano l’opera, a testimonianza dell’interesse che Jonas nutre da tempo per l’interazione tra il mondo naturale e la coscienza umana.

L’installazione invita ad entrare in un mondo visivamente ed emotivamente carico, dove le forze elementari plasmano la narrazione e dove la mitologia serve sia da specchio sia da lente attraverso cui guardare il mondo contemporaneo. Come gran parte delle opere di Jonas, anche questa incarna una meditazione poetica sulla fragilità dell’esistenza, sulla resilienza della natura e sui misteri che si celano al di là della nostra comprensione. Volcano Saga reinventa Laxdæla, una saga islandese del tredicesimo secolo, e fu originariamente rappresentata dal vivo, con la stessa Jonas sul palco a narrare la leggenda di una donna di nome Gudrun, le cui avventure si snodano attorno a quattro misteriosi sogni che richiedono i servizi di un indovino. Volcano Saga è nata come una performance con componenti filmiche e video, che Jonas ha eseguito otto volte tra il 1985 e il 1987. Nel 1989 adattò la storia per un cortometraggio con gli attori Tilda Swinton e Ron Vawter. Nel filmato Swinton e Vawter appaiono sovrapposti a immagini del paesaggio islandese, che diventa esso stesso una sorta di personaggio. Nel 1994 Volcano Saga fu presentata come installazione multimediale allo Stedelijk Museum di Amsterdam, con l’utilizzo di diapositive, disegni, oggetti di scena e filmati della performance eseguita da Jonas nel 1987 al Garage di New York. L’installazione del 1994 è stata aggiornata nel 2011 con i filmati di una precedente rappresentazione del 1986. Nel 2024 Volcano Saga ha fatto parte della mostra retrospettiva “Joan Jonas: Good Night Good Morning” al MoMA di New York.

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