Berggruen Arts & Culture presenta due nuove installazioni site-specific che diventano parte della collezione permanente di Palazzo Diedo: Untitled (Floor) del celebre artista Piero Golia e Senza titolo di Marcantonio Brandolini d’Adda.
L’artista Marcantonio Brandolini d’Adda reinterpreta l’ultimo camino rimasto del palazzo con Senza titolo, un’opera realizzata a partire da tessere di cotisso – blocchi di vetro dalle forme irregolari che vengono impiegati principalmente nella fusione per la produzione a soffio. L’installazione, che fa eco agli undici interventi permanenti realizzati da artisti internazionali in dialogo con l’architettura e gli spazi del palazzo tra il 2023 e il 2025, evoca il senso di un fuoco vivo attraverso la luce, che gioca sulle superfici del vetro producendo una miriade di sfumature di colore, dall’arancione, al rosso, al blu., Brandolini d’Adda ricrea così il calore del camino che un tempo animava la stanza, ripensandone in chiave contemporanea il rivestimento interno, anticamente ricoperto da piastrelle in maiolica.
Parallelamente, l’artista Piero Golia presenta la sua installazione Untitled (Floor), concepita appositamente per il grande salone centrale di Palazzo Diedo dopo un lungo periodo di sviluppo – durante il quale i visitatori hanno potuto assistere al processo di creazione. Golia utilizza le tecniche tradizionali del terrazzo veneziano – che prevede la distribuzione a mano di frammenti di marmo e madreperla su una malta fresca – per creare un intervento site-specific sul pavimento del Palazzo, che si rivela pienamente solo nell’oscurità, lontano dagli occhi del pubblico. L’opera, carica di ironia, accende nell’osservatore una curiosità che trascende l’esperienza immediata.
Le opere saranno visibili con la grande riapertura di Palazzo Diedo nel mese di maggio, che prevede un nuovo grande progetto con collaborazioni internazionali in occasione della 19.esima Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. Istituito da Berggruen Arts & Culture, fondazione benefica creata dal collezionista e filantropo Nicolas Berggruen, Palazzo Diedo è un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea – il più grande a Venezia nell’ultimo decennio – che si propone di approfondire il legame tra presente e passato, e tra l’Oriente e l’Occidente.