In occasione della mostra di Massimo Bartolini “100 Giorni” realizzato presso la chiesa sconsacrata di San Carlo a Cremona, Flash Art Italia propone il testo curatoriale che accompagna il percorso espositivo.
La navata della chiesa accoglie un intervento che incarna alcune delle costanti più emblematiche del lavoro di Bartolini: la tensione tra visibile e invisibile, la sospensione tra reale e simbolico, la trasformazione della luce in materia e narrazione.
All’ingresso, una grande luminaria spenta costruisce un corpo architettonico fatto di geometrie modulari. È la seconda volta che Bartolini lavora con le luminarie siciliane, mostrate nella loro condizione dormiente: priva di luce, ridotta a un’inte- laiatura essenziale. Queste luminarie tradizionali del Sud Italia, usate per le feste religiose e civili, realizzano così installate uno spazio diafano, sospeso tra promessa e disillusione, in cui la festa appare congelata, forse già conclusa, o forse ancora da iniziare.
Sul retro dell’altare, al centro, un neon rosso si accende e restituisce luce e voce a due scritte murali rinvenute nel carcere di Cremona. Se nella luminaria la luce si spegne, qui la parola prende forma luminosa, rivelando pubblicamente un segno privato.
La mostra si costruisce come una doppia soglia, dove l’elemento luminoso viene sottratto al dispositivo festivo per essere restituito alla voce dell’individuo isolato. Ne risulta un equilibrio instabile, che gioca sul contrasto tra trasparenza e segreto, libertà e costrizione, visione e immaginazione.



