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29 Luglio 2015, 1:30 pm CET

Maurizio Cattelan di Massimiliano Gioni

di Massimiliano Gioni 29 Luglio 2015
La Nona Ora, 1999. Veduta dell'installazione. Foto Attilio Maranzano.

 

La Nona Ora, 1999. Veduta dell'installazione. Foto Attilio Maranzano.
La Nona Ora, 1999. Veduta dell’installazione. Foto Attilio Maranzano.

Maurizio Cattelan è colpevole di omicidio, dato che ama scherzare con animali impagliati e fachiri seppelliti a oltre novanta metri di profondità. Non ha scrupoli a desiderare la moglie e la casa del suo prossimo: in realtà, ha costruito la sua carriera proprio interrogandosi sui dogmi del possesso e dell’originalità, trasformandosi in un ladro di stile.
Proprio come Zorro o Robin Hood, Cattelan è un bugiardo, e quest’anno ha elevato la falsità al rango di arte, convincendo sponsor e musei a pagare a lui e ai suoi assistenti una vacanza al sole, mascherata come Biennale dei Caraibi. Non stupisce che un simile tipo sinistro non abbia rispetto per suo padre e umili i suoi galleristi, crocifiggendoli al muro con lo scotch, o vestendoli da peni giganti. Come ogni incorreggibile peccatore, Cattelan dichiara la sua innocenza. Probabilmente, egli non ha mai letto la Bibbia, ma ricorda bene: “Colui che è senza peccato, scagli la prima pietra”. E così lancia un enorme meteorite contro una perfetta scultura in cera del Papa.
Il Santo Padre sembra riconquistare la dignità e la fragilità che appartiene alla santità, e che oggi è persa nella confusione delle comparsate televisive, dei CD, dei libri di poesia, e delle magliette che oggi vanno a comporre l’immagine esplosiva del Santo Padre. Infatti, come in ogni atto di blasfemia, l’installazione di Cattelan risuona con la potenza del Sacro: è un carnevale di idioti — il debole che cerca di detronizzare il re — lasciati a giocare con una effige di cera, mentre l’oggetto reale ancora è seduto sulla sua sedia, e si gode felicemente lo spettacolo. Non importa con quanta insistenza ci provi, Cattelan è destinato a perdere. Il gioco è proprio su di lui, e pesa come una pietra.

(Traduzione dall’Inglese di Daniela Ambrosio).

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