Parma — Il nuovo “Csac”

22 Maggio 2015

Personalità entusiasta e decisa, Loris Borghi, Rettore dell’Università di Parma, è coinvolgente quando si presenta in trasferta a Milano con tutta la sua equipe per far conoscere il nuovo percorso espositivo dell’Archivio-Museo dello Csac, nonché il Centro Studi e Archivio della Comunicazione sempre dell’Università di Parma e di cui Borghi è attualmente presidente, dopo il suo fondatore Arturo Carlo Quintavalle: “Pur lavorando in Università da anni, non avevo ancora mai visitato lo Csac – racconta Borghi. Una volta rettore, ci sono andato: appena l’ho visto ho voluto aprirlo alle persone, ho capito che questo gioiello non era abbastanza noto”. E di vero gioiello si tratta: lo Csac si trova appena fuori Parma, in un’Abbazia Cistencense di epoca medievale. Qui sono conservati 12 milioni di documenti appartenenti alle sezioni arte (1700 dipinti, 300 sculture, 17mila disegni), fotografia (oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7mila bozzetti di manifesti, 2mila manifesti cinematografici, 11mila disegni di satira e fumetto, 3mila disegni per l’llustrazione), poi la sezione progetto (che conserva 1milione e 500mila disegni, 800 maquettes, 2mila oggetti circa e 70mila pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di moda) e infine la sezione spettacolo (100 film originali, 4mila video e numerosi apparecchi cinematografici antichi). Se prima la consultazione di questo materiale era riservata a studenti e magari collezionisti, esperti, oggi l’attività dello CSAC si intensifica notevolmente: in onore dell’apertura degli spazi al pubblico, infatti, il Museo ha progettato un nuovo percorso espositivo attraverso gli spazi della grande Chiesa Cistercense, la Sala delle Colonne, la Sala Ipogea e la Corte delle sculture. Più di 600 opere saranno sempre mostrate a rotazione nelle varie sale dell’Abbazia: da Lucio Fontana a Man Ray, da Luigi Ghirri a Giò Ponti, fino ad Armando Testa e Vincino. Arte, disegno satirico, illustrazione, fotografia, fino alla chiusura del percorso con una ostra monografica dedicata alla cultura figurativa e progettuale degli anni ’60 e ’70 (Pistoletto, Baj, Sottass e altri).

Marta Calcagno Baldini

www.csacparma.it

 

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