Il MAAD – Museo d’Arte di Adria e del Delta del Po, nuova istituzione con sede presso Palazzo Bocchi di Adria (Rovigo), apre al pubblico il 20 maggio con una prima importante mostra a cura di Tobia Donà. Fino al 25 giugno sono messi a confronto artisti italiani e internazionali di diverse generazioni, come Joseph Beuys, Stefano Cagol, Gino De Dominicis, Gilbert and George, Sol LeWitt, Giovanni Mundula, Herman Nitsch, Yoko Ono, Luigi Ontani, Vettor Pisani, Fabrizio Plessi, Luca Vanello, accomunati da una tensione a guardare oltre la superficie delle cose.
Ne emergono intenzioni e metodologie espressive differenti e, all’osservatore, lasciati aperti spunti di lettura vasti e intensi, innescati interrogativi più che offerte risposte. In una ricerca del vero le anticipazioni di ieri sono ritrovate nelle opere di oggi, i riverberi di contingenze sociali vengono percepite quali riflessioni universali. L’approccio della mostra rispecchia del resto il carattere dell’Archivio Cattelani, dal quale provengono numerose opere esposte, fondato sull’idea che “alla base dell’attività creativa sta una domanda di carattere metafisico”, come Angela Vettese ha scritto della collezione. “Attraverso”, cosi s’intitola la mostra, è concepita come evento collegato nell’ambito di “Una Visione Oltre”, sempre a cura di Donà, un progetto di Stefano Cagol che prevede la collaborazione di 14 artisti under 35 nella realizzazione di video e performance attorno all’idea di uno “sguardo illuminato” ispirato dalla figura di Luigi Groto, scrittore e intellettuale non vedente nato ad Adria nel ‘500. Il progetto, promosso da Pro Loco Adria, ha vinto il finanziamento di 30.000 euro del bando “CulturalMente innovare con l’arte e la cultura 2015” della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
by Milla Hauser