Invenzioni linguistiche idiosincratiche, enunciate attraverso usi altrettanto peculiari della voce, sono sempre state elementi caratterizzanti di chi – in diversi contesti ed epoche storiche – è stato definito sciamano, maga, cantastorie, incantatore… poeta. In Malelingue, Idioletta rende omaggio a queste madri e padri putativi con alcune trascrizioni delle loro testimonianze orali.
•
Dina Boldrini discende da generazioni di cantastorie emiliani. Le sue esibizioni itineranti nelle piazze, fiere e mercati di Emilia, Romagna e Marche, hanno toccato, tra la leggerezza della satira e la coscienza politica, sia temi sociali che fatti di cronaca. Nel 1973 si esibisce all’XI Sagra Nazionale dei Cantastorie, organizzata in Piazza Maggiore a Bologna dall’Associazione Italiana Cantastorie Ambulanti, dove vince il titolo di “Trovatore d’Italia”, prima donna nella storia del premio.