La Fondazione Pino Pascali ospita la mostra monografica di Hans Op de Beeck a cui assegna il riconoscimento della XX edizione del Premio Pino Pascali, in virtù dei linguaggi multidisciplinari che caratterizzano la pratica dell’artista.
Andando a generare delle relazioni di forte impatto nel rapporto tra scultura, immagine e corpo umano, la mostra intende costituire uno spazio intimo e introspettivo, un vero e proprio atto linguistico capace di amplificare la portata della ricerca concettuale e stilistica dell’artista belga.
All’interno dello spazio espositivo, le sculture monocromatiche creano la suggestione di un territorio ibrido fossilizzato nel suo punto di rottura, una quotidianità residua, in cui abita un senso di atemporalità che evoca una presenza umana precedente e difforme. Le opere Lauren (2017), Lucas (2017) e Fatima (2016) – che hanno a che fare con l’infanzia e con il processo di crescita – messe in relazione con Vanitas Table (2016) e con le installazioni in scala Christmas (2006) e Table (2006), invitano alla percezione del dettaglio, svelando la complessità di un’archeologia del presente che nasce nel tempo, e nel tempo coniuga la vita e la forma attraverso la materia.
Al centro della narrazione espositiva è il film di animazione digitale The Girl (2017), presentato in anteprima per l’occasione; con questo video de Beeck scava nella sfera profonda della dimensione psichica, abbandonandosi a evocazioni oniriche e al contempo iperrealiste, capaci di parlare agli strati inconsci radicati in ognuno di noi. Un viaggio attraverso la perdita, la morte e le criticità dettate dalle tensioni uomo-natura-capitale che riflettono le urgenze della condizione umana e manifestano alcune delle dicotomie più significative dell’esistenza postmoderna.