“You Complete Me” è il progetto di Raffaela Naldi Rossano ideato per la rubrica “In Residence”, residenza online di Flash Art. Il progetto prende avvio dalla mostra personale di Naldi Rossano presso il Museo Apparente di Napoli; qui l’artista ha assemblato e ricomposto oggetti ritrovati nel mese di gennaio all’interno di un hotel di Napoli, accompagnandoli a una fantasia narrata all’interno dello spazio. Secondo la tradizione partenopea, è di buon auspicio gettare un oggetto a inizio anno per accogliere il ciclo venturo con rinnovata energia.
Per il terzo episodio di “In Residence” Naldi Rossano dota di voce l’oggetto dimenticato, il quale ripercorre la relazione con colui che lo ha abbandonato e, al contempo, si appropria dell’identità perduta.
La maggior parte delle persone mi annoia. Non sono le persone in sé, le quali sono tutte più o meno interessanti, né le loro vite, ma le loro parole.
Parole vuote, inutili, che non raccontano, che non toccano il cuore. Parlare tanto per parlare,
fare tanto per fare. Noia, noia, noia.
Cosa riempie il cuore?
La risata di un bambino / uno sguardo di complicità / la bellezza di un edificio / il suono di una campana / la marea che si alza / il tormento del mio cuore / la foto di una montagna / il bagnato sotto i piedi / l’erba nelle mani.
La morte balla sotto i miei piedi.
La vita corre e io sono indietro.
Mi travolge, si agita sotto le coperte
la mia pelle.
La mia pelle che cerca un contatto, un battito,
un qualcosa che risvegli
l’istinto perduto quando
da bambina guardai
un cavallo per la prima volta.
Il delirio delle parole porta
con sé un mostro a tre teste che cerca di respirare affannosamente
nella mia testa
che non riesce a ricordare il momento in cui ti ho amato.
Senza pregiudizi, senza convenzioni,
senza che gli altri ci dicessero cosa fare,
cosa ascoltare, cosa mangiare.
Mangiamo sale e beviamo mare
Mi voglio purificare
per poi rimembrare
Quello che ieri
era ma che
oggi non è
però forse sarà domani.
Mi manca il mio cuore,
non so più dove.
Cammino per le strade del Paese Apparente
e un uomo mi ferma, vuole guardare la mia mano.
Mi tocca con il suo indice forte il palmo.
Una striscia di colore blu esce dal suo dito sul mio palmo.
Non voglio morire,
voglio ridere, voglio vivere
di nuovo la gioia
del mattino in cui
mi ritrovo
con un corpo caldo
che si sveglia insieme
al mio.
R.