Il Pianeta come Festival XL, un progetto di Terraforma e MACRO

26 Ottobre 2020
Jenna Sutela, nimiia cétiï, 2018. Video still. Courtesy l’artista.

Il 29 e 30 ottobre il MACRO, in collaborazione con Terraforma, presenta il primo capitolo de Il Pianeta come Festival XL, l’evento di 24 ore previsto nelle stesse date che, nel rispetto delle nuove misure contro la pandemia, viene posticipato fino alla primavera 2021, articolandosi in diversi capitoli, tra dimensione fisica e digitale.

Il progetto si collega all’attualità dell’analisi compiuta da Ettore Sottsass nel visionario e iconico progetto “Il Pianeta come Festival” pubblicato nel 1972 su Casabella, per declinarsi secondo i campi di ricerca che contraddistinguono Terraforma, ovvero il linguaggio sonoro, l’architettura e la sostenibilità ambientale, espandendosi all’interno diMuseo per l’Immaginazione Preventiva in una riflessione che tocca il legame tra ecologia, società, politica ed espressione artistica.

A “Il Pianeta come Festival” si ispira l’installazione visiva e sonora nimiia contact che Jenna Sutela ha concepito per la terrazza del museo e che sarà visitabile a partire dalle ore 11 di giovedì 29 ottobre, negli abituali orari di apertura del museo. L’artista finlandese lavora con parole, suoni e altri living media come muffe e batteri, utilizzando meccanismi di simbiosi e dicomunicazione interspecie, sia con la vita organica che con quella sintetica sovra-umana. L’intervento site-specific commissionato per questa occasione si basa sul linguaggio “Bacterial-Martian” generato da macchine e batteri spaziali. Il movimento del batterio Bacillus Subtilis e i primi approfondimenti sulla lingua marziana, divulgati dalla medium francese Hélène Smith nell’Ottocento, sono stati qui utilizzati come materiali didattici di apprendimento automatico.

nimiia contact è un segno, un contatto – mediato meccanicamente – dei batteri estremofili, che, secondo recenti esperimenti spaziali, potrebbero effettivamente sopravvivere su Marte.

Per le giornate del 29 e 30 ottobre l’installazione è accompagnata da nimiia vibié, una sonorizzazione delle interazioni tra reti neurali, registrazioni audio dei primi linguaggi marziani e filmati microscopici di batteri spaziali estremofili. La composizione, pubblicata da PAN, è stata realizzata nell’ambito del programma di residenze artistiche di Google Arts & Culture n-Dimensions.

Il primo capitolo de Il Pianeta come Festival XL vedrà inoltre la partecipazione Timothy Morton, in collegamento dagli Stati Uniti con la lecture Lockdown is Reopening, Reopening is Lockdown che si terrà il 30 ottobre, alle ore 18.30 trasmessa sul sito museomacro.it.

Tra i più influenti filosofi della sua generazione, attualmente parte del gruppo di pensatori OOO (Object-Oriented Ontology), ideatore del concetto di “Iperoggetti”, Morton è una delle personalità di maggior spicco della riflessione contemporanea nell’ambito delle teorie ecologiche, di cui ora ci mostra lo stretto collegamento con la complessità del momento che stiamo attraversando.

È rinviato al mese di marzo 2021 il secondo capitolo con l’intero percorso pensato per svilupparsi nell’arco di 24 ore attraverso le architetture fisiche del museo e quelle sonore e visive attivate da una serie di performance, talk, workshop, installazioni e proiezioni video con Terre Thaemlitz, Valerio Mannucci, Jeremy Deller, Cristiana Perrella, Vipra, Paquita Gordon e l’esecuzione delle Vexations di Erik Satie a cura di Ricciarda Belgiojoso con l’interpretazione pianistica di Silvia Belfiore, Ricciarda Belgiojoso, Erik Bertsch, Alessandra Celletti, Andrej Koroliov, Ciro Longobardi, Irene Ninno, Fabrizio Romano, Ursula Salmista, Marco Silvi, Arturo Stalteri, Giulia Tagliavia.

Il terzo capitolo sarà sviluppato sul sito del museo con documentazioni e approfondimenti dei contenuti della rassegna.

L’evento fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali di Roma Capitale.

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