MEDIUM, la sezione dedicata a indagare linguaggi e processi sperimentali del Museo Macro

8 Marzo 2021

STUDIO BIBLIOGRAFICO, MUSICA DA CAMERA, IN-DESIGN, PALESTRA sono le quattro rubriche di MEDIUM, sezione dedicata a indagare linguaggi e processi sperimentali all’interno di Museo per l’Immaginazione Preventiva, il programma del MACRO ideato da Luca Lo Pinto come un palinsesto editoriale.

STUDIO BIBLIOGRAFICO
Il primo appuntamento di STUDIO BIBLIOGRAFICO, rubrica di Museo per l’Immaginazione Preventiva focalizzata sull’universo editoriale, tra magazine, fanzine e libri, è Playmen: un album, dedicato alla rivista per soli uomini edita a Roma da Adelina Tattilo.
Una delle prime riviste a inaugurare in Italia il filone erotico soft-core, Playmen è pensata come una rivista colta ed elegante, in perenne guerra contro il “comune senso del pudore” nostrano e pronta a rispondere alle concorrenti straniere con il suo mix di giornalismo d’inchiesta, costume, narrativa, fumetto ed erotismo patinato.
La mostra espande i materiali bibliografici grazie a interviste di repertorio e un allestimento video realizzato dal collettivo VEGA, oltre alle testimonianze di alcuni dei diretti protagonisti, come Fulvio Jacometti, Mauro Piccini, Pier Francesco Pingitore, Bruna Reali e Roberto Rocchi. Si animerà degli interventi dal vivo di Carlo Antonelli, Maria Luisa Frisa e Michele Masneri.

MUSICA DA CAMERA
L’etichetta discografica Editions Mego ha la sua retrospettiva all’interno di MUSICA DA CAMERA, la rubrica di Museo per l’Immaginazione Preventiva dedicata all’ascolto di musica sperimentale registrata. Qui è messo in mostra l’universo sonoro dell’intero catalogo di una produzione che copre 25 anni di ricerca musicale guidata da Peter Rehberg, una delle figure più influenti della scena elettronica internazionale.

IN-DESIGN
Boy Vereecken è il primo dei graphic designer internazionali invitati a reinterpretare la propria pratica all’interno di IN-DESIGN, la rubrica di Museo per l’Immaginazione Preventiva dedicata al linguaggio della grafica. Back Matter traduce in un formato espositivo il suo lavoro caratterizzato dall’idea di una continua evoluzione delle identità visive. In un’operazione di slittamento nella tridimensionalità il designer porta in mostra i soggetti originali di alcuni dei suoi principali progetti, tra cui opere di Stéphane Barbier Bouvet, Daniel Dewar & Grégory Gicquel, Jana Euler, Ezio Gribaudo, Jos de Gruyter & Harald Thys, Annette Kelm, Marlie Mul, Peter Wächtler.

PALESTRA
Soshiro Matsubara inaugura PALESTRA, la rubrica di Museo per l’Immaginazione Preventivache offre agli artisti la possibilità di testare opere d’arte in fieri o non ancora del tutto compiute.
Caresses è una mostra caratterizzata dai cambiamenti allestitivi di un personale cabinet de curiosités. Questo consente di aprire un punto di osservazione dinamico e in evoluzione sulla pratica di Matsubara, a sua volta fondata su una continua accumulazione di oggetti usati e del passato, così come sulla reinterpretazione di simboli e allegorie della storia dell’arte.

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