La quarta edizione del festival, che dal 2019 anima la Maremma Toscana, torna nel weekend di Pasqua con un doppio intervento in dialogo con il paesaggio: dal mare del litorale alle ambientazioni della laguna di Orbetello, oasi WWF.
Sviluppata nel 2016 a Terranova, Canada, come parte della residenza d’artista CTG Collective, la performance Impossible meeting point è un lavoro dell’artista Rachel Monosov, prodotta ex-novo per l’edizione 2022 di Hypermaremma con l’intento di mettere in scena una serie di azioni che possano raccontare le relazioni non corrisposte tra esseri viventi in un momento storico particolare per l’umanità.
Il progetto parte dall’interazione con l’ambiente naturale circostante ed è stato elaborato attraverso l’esercizio di due performer, di base a Berlino, spesso protagoniste delle opere dell’artista. In questa occasione, alla parte gestuale eseguita da Camilla Broogard è stata integrata una parte vocale, eseguita da Julia Shelkovskaia, soprano dell’Opera, in un’ambientazione ai limiti del reale. L’azione si svolgerà infatti all’interno dell’oasi naturale della laguna di Orbetello, in quella porzione di spazio in cui l’acqua lascia il posto alla terraferma, crepandola al punto da generare una consistenza surreale.
L’opera si compone inoltre di un oggetto scultoreo dalle sembianze architettoniche, realizzato per l’occasione da artigiani della zona, che agisce da connettore tra i mondi autonomi delle due figure concentrate nello svolgimento delle proprie azioni, generando un’ulteriore tensione nella volontà di amplificare la distanza tra i due corpi, le due menti, le due personalità e le culture di provenienza.
L’intero svolgimento della performance si concentra sui gesti e sui toni di un’atmosfera sospesa, non identificabile a livello emotivo, che riflette in parte il periodo storico in corso. Sottolineando la forza del tempo nella sua indeterminatezza, sottrae all’osservatore diversi punti di riferimento, riportando l’attenzione sull’essenza romantica degli esseri viventi.
Con Monosov, Hypermaremma intende inoltre dare spazio ad autori ed interpreti di origini russe, in un momento in cui la voce degli artisti provenienti da quei territori è fortemente filtrata e ostacolata, nella speranza di proteggere sempre la libertà di espressione e la pace tra i popoli.