Caro amica,
Ti ringrazio in anticipo per il tuo tempo – l’ascolto è un’attività preziosa.
Ho pensato molto al significato degli oggetti e dei gesti e al loro ruolo nell’emancipazione personale. Ho pensato all’esperienza di crescere come donna e di formare – forse molte – sé e personalità. Apparenza vs. sostanza. Ho ripensato a che cos’è un network e perché certe forme di conoscenza possono essere condivise solo tra amici e colleghi, diventando inefficaci quando vengono trasposte in concezioni binarie. Guardare è un’attività diversa dal vedere, e ti esorto a iniziare a vedere gli schemi e le connessioni tra le cose che non sono apparentemente simili. Chiamami purista, ma penso che sia importante per chiunque – artisti in particolare – sviluppare un vero senso di se stessi prima di sentirsi parte del mondo, in modo da non essere contaminati da forme di valore costruite e da accumulo materialistico. Lotto con molti aspetti della realtà, che al momento sembra essere governata dalla moda e dall’avidità. Gli oggetti, i testi, le sculture qui presentate sono proposizioni, testamenti dell’esistenza, un invito a sentire e percepire al di fuori di ciò che hai imparato, ciò che la tua famiglia, l’educazione o la cultura circostante ti hanno insegnato. Al di fuori del tuo genere, dei tuoi costumi e codici generazionali. Urbano vs Provinciale. Si dice: “mai giudicare un libro dalla sua copertina”, ma alla fine tutti ricordano le copertine brutte o belle. Cerca di andare oltre. Integrità vs Decadenza. La divisione binaria del pensiero, così a lungo rifiutata dal postmodernismo e dal poststrutturalismo, sembra così poco adatta al nostro presente e alla traduzione della condizione femminile. Sono pretenziosa? Una romantica? Come scrittrice, penso sempre alle persone che ammiro per farmi compagnia nella mia solitudine. Per dispiegare significati e forse aprire nuove possibilità. Astrazione vs Figurazione. Il linguaggio è radicato nella propria percezione ed esperienza; mi sorprende osservare quanto una parola possa compromettere la soggettività. I nostri dispositivi ci ricordano quanto è tardi: un orologio, un telefono, un annuncio in strada. Amica mio, il tuo tempo è prezioso e il tempo è un bene. Dovresti andare, devi soddisfare un ciclo infinito di desiderio. Grammatica 2.0. Nel frattempo, continua a lottare con qualsiasi strumento tu abbia e ricorda che la coscienza è una benedizione sospesa tra l’invidia e la gratitudine.
Tua,
la scrittrice
“Envy & Gratitude” è la prima mostra personale di Costanza Candeloro in galleria. L’artista utilizza la scrittura come elemento generativo e soggetto di ricerca. Utilizzando la decostruzione come strumento di indagine, i testi appena scritti o di cui si è appropriata vengono trasformati in parole, segni e simboli e poi declinati in forma di sculture, installazioni e performance, evolvendo in un continuo processo di formazione. Attraverso una prassi di assimilazione cognitiva intuitiva, volta a far scomparire il contenuto originale, Candeloro privilegia elementi compositivi e gestuali insieme a diversi tipi di rappresentazione, elaborati in un approccio artistico unico. Per Envy & Gratitude, l’artista ha ideato una serie di tre sculture borsetta-lente (Urban & Provincial, Integrity & Decadence, Sincerity & Sentimentality, tutte del 2022) e l’installazione site-specific Marx the Girl (2022), composta da più pagnotte fatte in casa e dipinte con fondotinta per il trucco della pelle: codice colore Ivory 20. All’interno delle borse, una varietà di testi – tratti da riviste per adolescenti e pubblicazioni generazionali – sono ingranditi sotto la lente d’ingrandimento, fornendo un ampio spazio di decostruzione e interpretazione. Insieme ad essi, emergono paure, costrutti di genere, questioni di cura e pregiudizi educativi, sorprendenti per il loro contenuto affettivo e intimo. Abbracciando l’ambiguità materiale e formale, mentre funzionalizza le scelte estetiche, Candeloro confonde giocosamente le sue fonti, facendo emergere nuove forme di soggettività.