Nancy Lupo, Teller of Cross Seas at Night E, 2022. Calcestruzzo, gommalacca, inchiostro di china, vernice tempra e carta a rilievo. 13 x 108 x 77 cm. Fotografia di Flavio Pescatori. Courtesy l’artista e Spazio Veda, Firenze.
Nancy Lupo, Teller of Whited Cross Seas, 2022. Calcestruzzo, gommalacca, inchiostro di china e vernice a smalto bianca. 10 x 48 x 46 cm. Fotografia di Flavio Pescatori. Courtesy l’artista e Spazio Veda, Firenze.
Nancy Lupo, New Spirals: Kundalini, 2022. Motore per palla da discoteca, monofilamento, palloncini in lattice, perline di vetro, smalto per unghie e vetro. 35 x 20 x 15 cm. Fotografia di Flavio Pescatori. Courtesy l’artista e Spazio Veda, Firenze.
Monique Mouton, Formation (I am that I am), 2022. Acquarello su terracotta. 20 x 20 x 1 cm. Fotografia di Flavio Pescatori. Courtesy l’artista e Spazio Veda, Firenze.
Monique Mouton, Formation (shimmer), 2022. Acquarello su carta, seta, telaio in noce. 167 x 102 x 7 cm. Fotografia di Flavio Pescatori. Courtesy l’artista e Spazio Veda, Firenze.
Siamo d’accordo che Destiny Cornucopia è un western o simile a un western.
In realtà è più una barca da qualche parte. Spero che dicendolo non rovini le cose, ma è importante anche perché ci collega all’acqua e così, in qualche modo, forse anche alle onde, all’oceano e alla sensazione di oceano.
C’è già qualcosa, da qualche parte, che potremmo definire western barocco? Qualcosa che contempli l’erotismo e l’infinito, ma che sia anche incerto?
Vorrei aggiungere che Lupo e Mouton provengono entrambe dalla regione dei Four Corners, Stati Uniti, e che hanno entrambe un padre gemello omozigote. Qui, il lupo e la pecora hanno convissuto.
Sta tutto nella rotazione e nel luccichio.