L’INSTALLAZIONE “VIENI A VEDERE”
“Lo spazio in cui presentiamo le borse è ‘una grotta’. È stretto e si percorre uno alla volta, che sia sottoterra o sopra, si trova una via d’accesso. Ciò che si attraversa è la sagoma di una figura che tira a canestro. Rappresenta quasi una vittoria – non è chiaro se la palla entri o meno. In questo caso, la vittoria è la scoperta, la scoperta del linguaggio della rappresentazione. Si tratta di aprire nuove strade al design”.
– Gaetano Pesce
L’architetto-designer-artista e umanista Gaetano Pesce è una figura di spicco in ognuno dei campi in cui opera; un vero multidisciplinare con un programma iconoclasta che, nonostante una carriera di sette decenni, rifiuta ancora di essere vilipeso o quantificato. In numerose opere pubbliche e private realizzate in tutto il mondo, nei campi dell’architettura, dell’urbanistica, dell’interior design, dell’industrial design e dell’exhibition design, si respira la costante sperimentazione di un artista che rifiuta la ripetizione.
Dopo l’incarico affidato a Pesce di creare un’opera temporanea site-specific come spazio espositivo per la sfilata di Bottega Veneta per collezione Estate ’23, il dialogo continua con un’ulteriore tappa. Ancora una volta viene data carta bianca alla creatività, e nel negozio di Montenapoleone, Pesce crea un’installazione unica chiamata “Vieni a Vedere”. L’installazione immersiva, che si estende per tutto il negozio, utilizza resina e tessuto per creare un’esperienza unica che il visitatore può attraversare. “Vieni a vedere” fa inoltre da cornice a un’edizione di borse realizzate da Bottega Veneta per l’artista partendo dai suoi disegni.
L’installazione è visitabile per una settimana, dal 15 al 22 aprile, è sarà possibile acquistare le nuove borse realizzate a mano dell’artista.
LE BORSE MY DEAR MOUNTAINS E MY DEAR PRAIRIES
“Questo è il mio primo progetto per una borsa ed è figurativo: due montagne con dietro un’alba o un tramonto. Volevo una borsa con una visione ottimistica. In Bottega Veneta c’è la capacità di realizzare qualsiasi cosa e questa borsa apre una strada per esprimere il design del futuro. Il design del futuro deve essere figurativo e deve comunicare: un oggetto del genere deve raccontare una storia”.
– Gaetano Pesce
Le borse di Pesce, che abbracciano la figurazione e le storie personali piuttosto che quelle puramente funzionali, utilizzano l’idiosincratico sia in termini di artigianato che di creatività. Ispirate da montagne e praterie, le borse riecheggiano la prima parte della sua vita in Italia, dove è cresciuto nei pressi delle montagne di Este, e le praterie dell’America, riflesso del luogo in cui vive oggi.
Realizzato dai pellettieri e dagli artigiani di Bottega Veneta, il caratteristico intrecciato viene utilizzato ancora una volta, ma in modo completamente nuovo secondo gli schizzi di Pesce. Le morbide montagne e le praterie erbose si riflettono nelle tecniche uniche e intensamente lavorate a mano, con un effetto sorprendente e gioioso. Ogni borsa Intrecciato lucida è dipinta individualmente con la tecnica dell’aerografo per assomigliare alla resa ad acquerello di Pesce per quanto riguarda le montagne in nappa. Per le praterie viene utilizzata una meticolosa tecnica all’uncinetto in sette tonalità di pelle di vitello e agnello verde, che evoca le erbe frondose.
Queste edizioni d’artista sono estremamente limitate e sono numerate e documentate individualmente: My Dear Mountains (15 con 1AP) e My Dear Prairies (3 con 1AP).
SOUVENIR ED EPHEMERA DELLA MOSTRA
Per celebrare questo progetto unico di Gaetano Pesce, ogni visitatore dell’installazione riceverà un omaggio. Un poster disegnato da Pesce commemora l’installazione e i cioccolatini dipinti a mano da Peyrano, storico cioccolatiere torinese, vengono dati come souvenir. Entrambi fanno eco alle montagne esaltate e personalmente significative di Pesce.
“Avere un design figurativo è molto importante. Voglio che le persone esprimano qualcosa in quello che fanno, che esprimano il loro io e la loro identità. Non dobbiamo seguire solo la funzione e l’utilità attraverso il design, ma esplorare l’aspetto personale e unico piuttosto che quello puramente pratico”.
– Gaetano Pesce