Un artista visivo che si esprime con il ricamo, una coppia di architetti con la passione dell’arte e un fotografo di moda che da bambino sognava di fare l’architetto.
Mischiando le carte di queste tre storie uniche nasce CANTIERE, un nuovo progetto espositivo che dal 5 agosto in Puglia presenta le opere di Angelo Filomeno, Aldo Flore & Rosanna Venezia e Giampaolo Sgura, negli spazi abbandonati di un ex frantoio degli anni 30 ai piedi di Ostuni.
Un’esperienza espositiva che si rivela da subito come rappresentazione del gesto attraverso mondi espressivi diversi ma che si nutrono tra loro.
CANTIERE allude all’evoluzione del processo creativo, alla genesi di un’opera o di un’idea che vive diverse fasi. E così il fumo di una sigaretta o il sorriso improvviso di una donna sono catturati dell’obiettivo di Sgura, le tele ricamate di Filomeno altro non sono che simulacri estetici di momenti sovrapposti e gli schizzi degli architetti rappresentano il Progetto, prima del calcolo e della tecnica.
Prima di recuperare l’ex stabilimento, gli architetti Flore e Venezia hanno sentito la necessità di realizzare qualcosa che potesse esprimere energia e bellezza nuove. In continuità con la loro riflessione sulla forza semantica dei luoghi in dialogo con l’arte e lontani dall’autocelebrazione, hanno invitato così Sgura e Filomeno a dare un nuovo senso allo spazio.
In mostra gli architetti esporranno esclusivamente i disegni progettuali realizzati a matita, cuore del loro “mestiere”, cifra del loro fare architettura.
Le rappresentazioni di Angelo Filomeno, artista riconosciuto a livello internazionale, portano in mostra una dimensione materica e al tempo stesso onirica. Fili iridescenti e preziosi segnano i piani delle sue composizioni, spesso con architetture e paesaggi impossibili. Le sue opere scultoree, come le tele ricamate, nascono da un’iconografia ermetica, che muove dall’arte di Dürer e da Bosch, reinterpretata da uno sguardo più emotivo.
La stessa verità personale che si ritrova negli scatti selezionati da Giampaolo Sgura per CANTIERE. Uomini e donne in primo piano ritratti in una smorfia, in un sorriso o in un gesto nuovo. I suoi soggetti sono toccati da una luce morbida che amplifica il momento seducente tra fotografo e modello, quel momento irripetibile che rappresenta l’inizio di un racconto e di un sogno.
Opere diverse ma complementari, uniche ma legate tra loro da una comune propensione, abitando così uno spazio sospeso. Tra passato e presente. Tra cielo e mare.