Matta presenta “Onion Spirit – Act II”, il secondo atto della personale di Francesco Snote, ospitata da The Community negli inediti spazi Parigini. In questo contesto si inserisce il lavoro di Snote che intraprende un dialogo con gli ambienti di questa vecchia Town House Parigina, rimasta quasi sola in un quartiere che pian piano si sta abbandonando alla Gentrificazione e vede questi emblemi del passato perdersi in un “susseguirsi di strati” per poi dissolversi.
E proprio su questa stratificazione che Snote propone, attraverso questo corpo di lavori realizzati appositamente per l’occasione che danno forma a una narrazione dove la questione dell’ incertezza fa da denominatore comune.
Le sculture, modulabili in terracotta e polveri di metalli, sono figure con cui poter interagire: il loro interno cavo è pensato come un’architettura dove possono essere nascosti materiali e oggetti proibiti, mentre la superficie bidimensionale dei disegni e della tela permettono il rivelarsi di questa dimensione segreta.
“Onion Spirit – Act II” si apre quindi a una stratificazione di architetture, di differenti piani di lettura a cui le parole dell’artista fanno da eco.
Che cosa sono i fiori?
Forse una crisi della poesia, una verità.
Forse è l’insopportabile incertezza della somiglianza che confonde ogni epoca e travisa il “muoversi nel puro nulla, sospesa in una sorta di diafano limbo fra il non-essere-più e il suo non-essere-ancora”.