La galleria Ordet di Milano presenta Die Vier von der Tankstelle (“I quattro dal benzinaio”, 2023), un’installazione di Jos de Gruyter e Harald Thys.
Ci sono i brutti scherzi. E poi, come hanno sottolineato gli artisti, “ci sono cose così brutte da diventare uno scherzo”. Questo è il territorio insidioso che de Gruyter e Thys esplorano e al quale attingono per creare lavori che riescono a essere allo stesso tempo discutibili e coinvolgenti. Gli artisti collaborano come duo dalla fine degli anni ‘80, quando si incontrano da studenti a Bruxelles. La loro pratica impiega una vasta gamma di media, tra cui video, pittura, scultura e fotografia. In particolare, i manichini e i pupazzi creati nel corso della loro carriera, sebbene molto diversi per soggetto e trattamento, sono tutti caratterizzati da un aspetto sorprendente e un’anima corrotta.
L’installazione prende il titolo da un’operetta cinematografica tedesca del 1930. Ogni impressione di disinvolto intrattenimento, tuttavia, è dissipata dalla melodia proveniente a intermittenza da una berlina nera parcheggiata all’interno di Ordet: due brani della Settima e Nona Sinfonia di Beethoven condotti da Wilhelm Furtwängler echeggiano inquietanti nello spazio, mentre le luci della vettura si accendono. La Mercedes Benz e i suoi occupanti, quattro manichini ibridizzati di pastori tedeschi in uniforme, non sembrano esattamente usciti da una fiaba. La loro dubbia provenienza è inquietante quanto la loro attuale manifestazione.
Angoscianti, immobili ma famelici, appaiono all’inseguimento, ma anche in fuga. Le loro motivazioni possono non essere esplicitate, ma non è necessaria alcuna delucidazione o avvertimento per rendersi conto che non sono sazi. L’installazione è stata originariamente commissionata da Steirischer Herbst: Humans and Demons, Graz, Austria.