Fondazione ICA Milano presenta “Gumbo”, la prima mostra personale in un’istituzione italiana dell’artista giapponese Tomoo Gokita (Tokyo, 1969), a cura di Alberto Salvadori, che apre al pubblico da mercoledì 2 ottobre a sabato 30 novembre 2024. Sedici dipinti, quattro sculture e un corpus di disegni realizzati appositamente per gli spazi di Fondazione ICA Milano costituiscono il perno attorno al quale ruota il tema centrale della ricerca dell’artista, la banalità del quotidiano, raccontata al pubblico attraverso la prospettiva unica di Gokita e declinata nell’accostamento di soggetti profondamente ordinari e atmosfere distorte.
Tra i principali artisti giapponesi attivi sulla scena internazionale contemporanea, Tomoo Gokita ha iniziato la sua carriera come illustratore e graphic designer, traendo ispirazione dalle sottoculture americane degli anni Sessanta e Settanta. Attingendo a un repertorio di spunti che spazia dai fumetti alle riviste di gossip, dal cinema alle riviste underground, Gokita realizza un immaginario unico popolato di ballerine, wrestler e starlette, spesso immersi in composizioni astratte e surreali. Non mancano colti riferimenti alla pop-art, all’informale, al surrealismo e al neoespressionismo, che si traducono in una tecnica compositiva spesso decostruita e innovativa. Conosciuto soprattutto per le opere in bianco, nero e grigio, Tomoo Gokita applica un vasto vocabolario espressivo per creare opere evocanti sensazioni di nostalgia, mistero e umorismo.
Negli spazi di Fondazione ICA Milano, l’artista realizza un percorso espositivo che esplora le diverse sfaccettature della banalità attraverso tematiche come la tensione sessuale, l’astrazione onirica e la distorsione della realtà. Spiega l’artista: “Quando lavoro, nella mia mente cerco sempre di partire da zero per non cadere in un’armonia prestabilita creando qualcosa in base a un’intenzione o a un piano pregresso. La sorpresa è una necessità quando si fa arte. Accolgo con piacere gli incidenti imprevisti che trascendono la mia immaginazione e mi lascio andare al flusso. Anche gli errori sono benvenuti, il fallimento porta al successo.”
Opere come Dancing Grandma e Cute Dinosaur, caratterizzate da soggetti bizzarri e stravaganti, richiamano il mondo dell’illustrazione; mentre Onsen Therapy, Spy e First Lady rappresentano figure femminili misteriose, caratterizzate dalla capacità di Gokita di dipingere figure espressive senza definirne i volti. L’elemento dello spaventapasseri, protagonista di diverse opere in mostra, simboleggia la progressiva cancellazione delle forme umane e l’esplorazione delle trasformazioni astratte dell’artista. Le sculture, realizzate con materiali semplici come legno, cartone, carta pesta e acrilico, completano il percorso espositivo, fungendo da elementi di connessione e cortocircuito. “Gumbo” offre al visitatore un viaggio tra rappresentazione e astrazione giocato su profonde emozioni e sulla trasformazione di scene ordinarie in realtà distorte e inverosimili, inserendosi a pieno titolo nel percorso di ricerca e valorizzazione delle voci più interessanti del panorama artistico internazionale su cui si fonda la programmazione culturale di Fondazione ICA Milano.