Darius Mikšys “Socks For John Waters” Ermes Ermes / Roma

28 Febbraio 2025

“Sempre meno eventi privi di storia affioreranno nella mente. Il sistema immunitario mentale, che accoglie solo ciò che gli è ambiguamente estraneo, richiederà una sorta di estensione – come un organo o un arto in più – per trasformare gli oggetti comuni in “storie-ping”, che poi diventeranno unità di comunicazione più ampie. Il pensiero, guidato dalla trama, funzionerà come uno scambio di brevi lettere romanzate, anche se il linguaggio non sarà necessariamente letterario. Il significato emergerà gradualmente, come nella ricerca dell’oro: setacciando ripetutamente il materiale, il senso diventerà più chiaro, ma al tempo stesso nasceranno connessioni impreviste. Queste deviazioni porteranno il soggetto – una persona o un intero Paese – lontano dai temi che intendeva affrontare. Le storie, come avvocati che sostengono posizioni opposte, discuteranno tra loro, obbligando il soggetto ad ascoltare. La scena si riempirà così di dettagli e di un significato ancora sfocato, fatto di semplici intenzioni e forme, come negli scritti di Lenin1.”

La “trama” è quindi il segno di un potenziale inespresso – un mondo senza storia che si esaurisce e scivola nel caos2 attraverso i diversi fili narrativi, consumando irrimediabilmente il presente. In questa mostra, generi e stili narrativi possono cambiare, ma il momento cruciale arriva quando un testimone o un personaggio riesce a catturare la trama, facendola emergere e trasformandola in racconto.

Darius Mikšys, 2025

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