Micol Assaël Museo Riso / Palermo 

7 Luglio 2017

Il Museo Riso di Palermo, in collaborazione con la Galleria Adalberto Catanzaro, ha inaugurato la mostra “Lettura di un’onda”, a cura di Bruno Corà e Valentino Catricalà. Si tratta della prima personale in Sicilia di Micol Assaël, tra le personalità artistiche più originali della sua generazione, distintasi nel panorama internazionale grazie alla partecipazione a rassegne prestigiose (tra cui la 50a Biennale di Venezia e Manifesta 5) e l’esposizione in musei internazionali (come il Palais de Tokyo di Parigi e la Kunsthalle di Basilea).
Per la mostra palermitana l’artista ha progettato un dialogo tra le proprie opere – composte da materiali poveri e di scarto – e le sale del secondo piano di Palazzo Belmonte Riso, innescando inedite riconfigurazioni spaziali ed espositive volte a indagare il rapporto tra l’opera e lo spazio. Non a caso, infatti, tutti i lavori in mostra sono realizzati ad hoc. Efficace e ben riuscito l’intervento nella sala principale che ospita un’installazione permanente di Jannis Kounellis, con cui Assaël si confronta attraverso un’installazione audio che si propaga nel museo fino a pervaderlo, sottolineando il ruolo cruciale svolto dalla memoria racchiusa negli oggetti.
Motivo ispiratore della mostra è l’onda sonora, invisibile e immateriale, che si impone come stimolante elemento scultoreo ed espressione concreta del connubio arte/energia.
L’onda allude sia al mare della Grecia e della Sicilia che agli effetti della luce sulle opere esposte e diviene lo strumento per conferire alla materia un’occasione di trasversalità. Il ricorso a tale linguaggio rivela significative implicazioni di metodo che, in nome dell’uscita dal quadro, pongono Assaël nella stessa linea di ricerca di Kounellis.
Le restanti sale accolgono tre libri di disegni a china su carta antica che si caratterizzano per la struttura a fisarmonica e raffigurano circuiti elettrici, installazioni ambientali capaci di reinterpretare i volumi plastici di stampo tradizionale come una vera e propria estensione nello spazio. L’onda di Assaël, in continuo dialogo con il suono e la luce, abbraccia gli spazi espositivi del Museo Riso e si offre come possibile strumento di confronto “con il mondo e le sue disarmonie, nel tentativo di fissare un equilibrio precario di forze in relazione fra loro”, come recita il comunicato stampa.

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