L’intuizione di WOPART – Work on Paper Art Fair di porre sotto una lente d’ingrandimento l’affascinante territorio delle opere su carta attrae con sempre maggior vigore collezionisti, addetti ai lavori e appassionati, che trovano in questa fiera un appuntamento ormai fisso per esplorare una tipologia di opere fortemente apprezzata e collezionata.
Alla sua terza edizione, dal 20 al 23 settembre, la fiera d’arte della Svizzera Italiana si è presentata al pubblico con una grinta fresca, che porta con sé un rapido miglioramento qualitativo e una crescita progressiva non pretestuosi ma sostanziali. Organizzata da Lobo Swiss con il patrocinio della Città di Lugano, fedele alla sede espositiva Centro Esposizioni Lugano e con una nuova identità visiva affidata a Mousse Agency, l’edizione 2018 è stata diretta da Luigi Belluzzi affiancato dal comitato scientifico presieduto da Giandomenico Di Marzio e Paolo Mannazza e ha registrato un’affluenza di circa diecimila visitatori.
La presenza di ottantacinque gallerie provenienti da sedici paesi, di cui settantuno nella Main Section e quattordici nella sezione Emergent, con stand dedicati a giovani artisti emergenti internazionali, ha suggellato una varietà di proposte estremamente ampia per tecnica, linguaggio e epoca. “Questa edizione di WOPART” hanno dichiarato Di Mario e Mannazza a fiera conclusa “ha espresso picchi qualitativi straordinari: tra gli stand erano esposti capolavori dell’arte antica, moderna e contemporanea, da Dürer e Tiepolo a Picasso, Magritte, Modigliani, Klimt, Schiele sino a Morandi, Christo e Warhol. Le vendite sono certamente cresciute rispetto all’edizione del 2017, con un range medio tra i 10 e i 100 mila franchi. Le opere d’arte su carta corrispondono a un segmento del mercato in forte crescita e le future edizioni di WOPART cercheranno di selezionare ulteriormente le proposte delle gallerie. Ottima la risposta di partecipazione anche per i talk e gli eventi collaterali che fanno di questa fiera uno spazio di riflessione e dibattito sul tema della riscossa della carta, nell’epoca della sua ipotetica scomparsa ad opera del web. Siamo già al lavoro sulla selezione di galleristi internazionali da invitare alla quarta edizione, nel settembre 2019: WOPART intende rappresentare nel futuro lo spazio ideale per offrire i massimi capolavori d’arte creati sul supporto cartaceo”.
Nel percorso tra gli stand, arioso e di grande intensità, una presenza molto significativa per la completezza di uno sguardo sul mondo delle opere su carte si è manifestata in REAL – Rassegna editoria arte Lugano, a cura della casa editrice Artphilein Editions e della libreria Choisi. Alla sua seconda edizione, sempre in concomitanza con WOPART, ma per la prima volta all’interno dei padiglioni fieristici, REAL ha dato spazio a vari progetti editoriali, molti dei quali dedicati al libro d’artista e al libro fotografico d’autore, al confine fra pezzi unici e edizioni. Undici gli espositori inclusi in questa sezione, che ha inglobato realtà molto differenti selezionate tramite open call e provenienti dall’area milanese e dalla Svizzera italiana,
Tra i segnali di un sempre più stretto rapporto tra WOPART e il territorio va registrata la presenza di quattro istituzioni museali: Fondazione La Fabbrica di Ciccolato di Torre-Blenio, MUSEC-Museo delle Culture di Lugano, Museo Villa dei Credi di Bellinzona, Museo Vincenzo Vela di Ligornetto.
All’interno della fiera quattro focus espositivi hanno declinato approcci differenti all’opera su carta: dalla Kunsthaus di Zurigo sono giunte le immagini della mostra fotografica di Buby Durini “Joseph Beuys – Difesa della Natura in the World”, a cura di Giorgio d’Orazione, mentre un’intensa carrellata di dodici disegni presentati per la prima volta al pubblico, con “Giampiero Bodino. Il sogno delle idee”, ha catapultato i visitatori nella dimensione creativa di uno dei maestri dell’alta gioielleria italiana. “Xilografia (1924-1926). Un’utopia grafica”, è stata, invece, l’occasione per un’immersione nella colossale impresa di Francesco Nonni attraverso cinquanta grafiche, esposte nell’area talk, tratte dalla rivista Xilografia, oggi ritenuta uno dei simboli del Liberty e del Decò italiano ed europeo. L’installazione site-specific Scotch Drawing #20092018 di Alex Dorici realizzata su una parete con nastro adesivo di colore blu, accompagnava, infine, il passaggio tra i due padiglioni. Una quinta mostra, quasi “segreta” perché allestita nell’esclusiva VIP Lounge, era dedicata alla galleria di fotografia fondata da Nicoletta Rusconi all’inizio degli anni Duemila: “Viaggio nel tempo. Un racconto per immagini”, a cura di Nicoletta Rusconi Art Project, che ha riportato lo sguardo sulla ricerca fotografica prima dell’avvento del digitale attraverso gli scatti di grandi autori italiani.
Quest’anno ha visto la luce una prima traccia di fuori fiera, ancora in fase di rodaggio, ma che ha riscontrato l’adesione di realtà molto diverse. Tra le proposte l’omaggio a Geraldo de Barros con la piccola esposizione in un container allestito in una piazza della città, “LEFT-OVER”, a cura di Michela Negrini per Wopart in collaborazione con OMLOG, e due mostre organizzate dal MASI: “How Evil is Pop Art? New European Realism 1959-1966”, a cura di Tobia Bezzola, nello Spazio-1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, e il grande evento espositivo di portata internazionale “Renè Magritte. La Ligne de vie”, a cura di Xavier Canonne e Julie Waseige, nelle sale del LAC.
“WOPART 2018” ribadisce Belluzzi “è riuscita a farsi carico con successo di un importante interesse collezionistico nei confronti di una nicchia sempre maggiore di mercato: le opere d’arte su carta, quali il disegno, la grafica, la fotografia. Abbiamo rilevato un grande entusiasmo da parte del pubblico, che è rimasto stabile rispetto all’edizione del 2017, ma che è cresciuto in qualità e ce lo dimostra la maggiore presenza di VIP e addetti ai lavori che sono intervenuti nella giornata di preview. Sicuramente è stata vincente la formula di affiancare alla proposta fieristica mostre collaterali, laboratori, dibattiti culturali e nuove aree tematiche, le quali hanno coinvolto, oltre alle prestigiose gallerie già affermate nel mercato, anche l’editoria d’arte e le proposte dei giovani artisti emergenti”. Secondo il direttore, diversi sono i fronti che hanno espresso un parere positivo nei confronti della fiera. È stata apprezzata la sua crescita qualitativa e quantitativa di proposte internazionali. È piaciuto il contesto dell’art week di Lugano, della quale WOPART è stata il motore: tre mostre internazionali, la Gallery Night con le gallerie della città aperte fino a tarda sera, musei e fondazioni visitabili con grandi esposizioni hanno trasformato la città per qualche giorno in un polo di riferimento per l’arte. Conclude Belluzzi: “E siamo solo al terzo anno! Tanto lavoro va ancora speso sia sulla qualità del progetto che nel coinvolgimento del grande collezionismo internazionale residente nella Svizzera Francese e Tedesca. Questi, e tanti altri, saranno gli obiettivi e le sfide delle prossime edizioni”.