345 Luglio – Settembre 2019 OUT NOW

5 Luglio 2019

“La pittura non si interessa del futuro”. Questa frase potrebbe riassumere la visione di Enzo Cucchi sull’arte e sulla pittura, più nello specifico, a cui questo numero è dedicato.

Scritte da Cucchi per la copertina di Flash Art Italia, queste parole “a pennello sporco” (come direbbe l’artista) sono un estratto dal suo dialogo con Alex Katz che trovate sulle pagine di questa edizione, un insieme di riflessioni sul mezzo pittorico a partire dalla fine degli anni Cinquanta, rocambolescamente narrati da Giancarlo Politi, e analizzati nella parte seconda del viaggio-manifesto di Laura Cherubini e Andrea Viliani a oggi.

Dall’ormai storicizzato “ritorno alla pittura”, dopo gli anni in cui imperversava l’Arte povera, al bisogno negli anni Ottanta di una pittura “nuova” che di fatto, come osserva abilmente Riccardo Venturi riprendendo Benjamin Buchloch nel suo testo su Martin Kippenberger, non si innova in termini di pratica artistica; da profili monografici di artisti seminali della storia della pittura italiana fino alla giovane generazione che ritrova una figurazione che mira a ridefinire un immaginario sociale contemporaneo all’interno di una sfera locale – con riferimenti alla mitologia e ai simboli che definiscono la memoria collettiva.

Questo numero è il sintomo di quel bisogno puntualmente individuato da Isabelle Graw in The Love of Painting: Genealogy of a Success Medium: la necessità di “ripensare la pittura al di là della specificità del suo medium”.

Questo numero sarà disponibile presso 58a Biennale di Venezia bookshop ufficialeART-O-RAMA, Marsiglia; Wopart – Work on Paper Art Fair, Lugano.

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