Agenda è una sezione di Arte e Femminismi pubblicata mensilmente su www.flash—art.it, a cura di Raffaella Perna. Agenda raccoglie una selezione di mostre nazionali e internazionali, libri, studi, etc. che alimentano la riflessione attorno ai femminismi nell’arte contemporanea.
“Vaginal Davis: The White to be Angry”, Art Institute Chicago (1 febbraio – 26 aprile 2020)
L’Art Institute di Chicago ha presentato lo scorso febbraio la mostra “Vaginal Davis: The White to be Angry”. Vaginal Davis, nome d’arte ispirato all’attivista Angela Davis, è una figura chiave della musica queer, della performance e della video art. Nel 1999 realizza The White to be Angry, un’opera video che trae il titolo da una sua esibizione dal vivo e da un album inciso durante la metà degli anni ‘90 dalla sua band “Pedro, Muriel & Esther”. Il video, nella sua natura provocatoria, sfida il suprematismo della cultura bianca.
Yael Bartana “Patriarchy is History”, Galleria Raffaella Cortese, Milano (26 febbraio – 9 maggio 2020)
È attualmente in corso alla Galleria Raffaella Cortese di Milano la personale dell’artista israeliana Yael Bartana intitolata “Patriarchy is History”, come la grande opera al neon visibile negli ambienti di Via Stradella 1. Al civico 7 è esposta per la prima volta in Italia l’opera The Undertaker, video che nasce dalla performance Bury Our Weapons, Not Our Bodies!, concepito come un rituale contro la cultura distruttiva delle armi. La mostra prosegue al civico 4 con le fotografie scattate durante la realizzazione di The Undertaker e presentate qui al pubblico per la prima volta.
“Woven: Connections and Meaning”, Rubin &Paula Torres Gallery, Chicago (25 ottobre 2019 – 19 aprile 2020)
La Galleria Rubin & Paula Torres di Chicago ha inaugurato lo scorso ottobre la mostra “Woven: Connections and Meaning”, a cura di Dolores Mercado. Le cinque artiste esposte – Tanya Aguiñiga, Florencia Guillén, Consuelo Jimenez Underwood, Marta Palau e Georgina Valverdesono – raccontano, attraverso l’arte tessile, le diverse tematiche che ruotano intorno alla migrazione, l’identità, l’ambiente e le tensioni sociali sul confine tra Stati Uniti e Messico.
Griselda Pollock vince l’Holberg Prize 2020
Griselda Pollock, docente all’Università di Leeds, nota sul piano internazionale per le sue ricerche sull’arte e il femminismo, ha appena ottenuto il prestigioso Holberg Prize (circa $650,000), dedicato a studiosi e studiose impegnati nei campi delle scienze umane e sociali, in legge o teologia. Definita dal comitato la “più eminente storica dell’arte femminista attiva oggi”, Pollock con i suoi oltre venti libri, tra cui Old Mistresses: Women, Art and Ideology (co-curato nel 1981 con Rozsika Parker) e Vision and Difference: Femininity, Feminism and Histories of Art (1988) ha contribuito in modo decisivo a trasformare il canone della storia e della critica d’arte contemporanea.
Le scarpe rosse di Elina Chauvet, Postmedia Books, 2020
Le scarpe rosse di Elina Chauvet è il libro di Francesca Guerisoli uscito nella nuova collana Sartoriale di Postmedia Books. In continuità con il suo precedente saggio Ni una más. Arte e attivismo contro il femminicidio (2016), il volume riflette sul significato profondo della marcia di scarpe rosse, simbolo della lotta al femminicidio. Il focus principale del saggio è il progetto Zapatos Rojos di Chauvet nato nel 2009 nel contesto di Ciudad Juárez e realizzato per la prima volta in Italia nel 2012.
Il pensiero eterosessuale, Ombre Corte, 2019
Il volume, a cura di Federico Zappino con la prefazione di Louise Turcotte, raccoglie gli scritti politici pubblicati tra il 1976 e 1990 da Monique Wittig, figura di spicco del movimento di liberazione delle donne in Francia, considerata tra le voci più autorevoli del femminismo radicale e del lesbismo materialista. Per “distruggere l’eterosessualità” – regime politico da cui scaturiscono, secondo l’autrice, le relazioni gerarchiche e di oppressione – è necessario ripensare la concezione del sesso, come categoria politica e non naturale.