Flash Art Covers: le copertine storiche di Flash Art raccontate da Giancarlo Politi.
Estate 1981. Io e Helena, con l’amico James Collins, eravamo ospiti di Antonio Tapies nella sua bellissima casa di Barcellona, coccolati dalla sua splendida moglie Teresa, musa e regina della casa ma anche autorevole consigliera del Maestro.
Antonio ci dice, perché non andiamo a fare visita a Mirò, gli farebbe molto piacere. È un mio grande amico.
E noi felicissimi, visto che ci veniva anche offerto il viaggio aereo fino a Palma di Maiorca proprio da Antonio Tapies, ormai amico fraterno, visitammo il grande Mirò, il surrealista indomito (André Breton lo definì “Il più surrealista di tutti noi”). In una grande villa, stranamente modificata da lui stesso e dagli amici, con abitazione e annessi enorme studio, laboratorio di grafica e di ceramica, ci accoglie un vecchietto arzillo e polemico. Per tutto il tempo ci parlò del surrealismo e del suo disprezzo per la pittura convenzionale. Divertente ma un po’ ossessivo.
E il tuo amico Antonio Tàpies allora? Lui è surrealista, mi rispose. Vero Antonio? E Anonio Tàpies sorridendo rispose: Certo Maestro, io sono un tuo allievo fedele. Dopo un ottimo pranzo servitoci dalla moglie Pilar e sempre parlando di surrealismo, ripartimmo per Barcellona. Tutti felici e contenti di aver conosciuto un simulacro del Surrealismo e surrealista lui stesso. E io e Helena fummo felici di dedicargli la copertina con una bella opera di proprietà dell’allora importantissima Galleria Maeght di Parigi.