Sarà aperta al pubblico dal 29 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021, la prossima edizione della Quadriennale d’arte, dal titolo FUORI presso Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Curata da Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, la Quadriennale d’arte 2020 è pensata per restituire un’immagine nuova dell’arte contemporanea italiana a livello internazionale e il titolo, FUORI, è emblematico del tipo di sguardo proposto dai curatori.
FUORI è un invito a uscire dagli schemi, ad assumere una posizione eccentrica – fuori dal centro – ad adottare uno sguardo obliquo, di mutua relazione con l’altro da sé.
FUORI è una liberazione da qualsiasi costrizione o categoria abbia imbrigliato nel passato l’arte come gli individui: FUORI di testa, FUORI moda, FUORI tempo, FUORI scala, FUORI gioco, FUORI tutto, FUORI luogo è ciò che la Quadriennale d’arte 2020 vuole essere attraverso le opere e le ricerche degli artisti presentati.
FUORI è un’esortazione a superare i confini tra arti visive e altre discipline per comporre un panorama multigenerazionale e multidisciplinare di voci che si sono avvicendate, intrecciate, toccate e (non necessariamente) influenzate.
FUORI è un appello a uscire dal recinto autoreferenziale in cui spesso l’arte contemporanea e le sue istituzioni si rinchiudono, per aprirsi verso pubblici e ambiti di produzione culturale differenti.
FUORI è un viaggio spettacolare su realtà parallele, ossessioni, visioni cosmiche, pulsioni erotiche, forme infinite e indefinite di desideri.
FUORI è un riconoscimento degli approcci femminili, oltre che femministi, delle ricerche nell’ambito queer e degli immaginari gender fluid nella storia dell’arte contemporanea, con un esplicito omaggio all’esperienza del FUORI!, la prima associazione per i diritti degli omosessuali, formatasi agli inizi degli anni Settanta.
FUORI è la necessità primaria di uscire dalle restrizioni fisiche e mentali che abbiamo vissuto tutti in questo complesso anno 2020.
Per la Quadriennale d’arte 2020 i curatori hanno selezionato 43 artisti, presentati attraverso sale monografiche e nuovi lavori, con l’intento di delineare un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi.
Gli artisti selezionati sono: Alessandro Agudio, Micol Assaël, Irma Blank, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Giuseppe Chiari, Isabella Costabile, Giulia Crispiani, Cuoghi Corsello, DAAR – Alessandro Petti – Sandi Hilal, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Bruna Esposito, Simone Forti, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj and Alvaro Urbano, Norma Jeane, Luisa Lambri, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Alessandro Pessoli, Amedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Salvo, Lydia Silvestri, Romeo Castellucci – Socìetas, Davide Stucchi, TOMBOYS DON’T CRY, Maurizio Vetrugno, Nanda Vigo, Zapruder.
Un nuovo metodo
La Quadriennale d’arte 2020 è il risultato di un triennio di lavoro caratterizzato da ricerche, incontri, visite a mostre, analisi di portfolio d’artista e studio-visit in un confronto continuo con la storia dell’istituzione e del suo archivio. Centrali sono stati anche il passato della Quadriennale e il suo rapporto con la città di Roma, la storia delle precedenti edizioni e quella del Palazzo delle Esposizioni.
La preparazione di questa edizione è iniziata nel biennio 2018-2019 con la programmazione di iniziative in Italia e all’estero mirate alla conoscenza e al sostegno dell’arte italiana” dichiarano Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, che firmano questa edizione della mostra e ne hanno condiviso il percorso di avvicinamento quali, rispettivamente, direttore artistico e curatore della Fondazione.
In questo ambito, i workshop itineranti di Q-Rated (i cui report a cura di Flash Art sono disponibili qui) per giovani artisti e curatori e il fondo Q-International per rafforzare la presenza dell’arte italiana nelle istituzioni all’estero hanno rappresentato una fondamentale risorsa per la ricerca, rispondendo alla missione dell’istituzione di mappare la situazione artistica nel nostro Paese.
La selezione degli artisti, rappresentati ciascuno da più lavori in mostra, il raddoppiamento degli spazi espositivi (oltre 4.000 metri quadri) insieme a un allestimento innovativo di Palazzo delle Esposizioni e a un progetto di storytelling sulla storia dell’istituzione, ambiscono a mettere in scena una macchina espositiva che esalti al massimo le opere d’arte e ne favorisca un’efficace leggibilità, dando la possibilità ai visitatori di creare relazioni tra opere, tematiche e approcci.
Alessandro Bava, artista/architetto invitato dai curatori a ideare un progetto di allestimento e display della mostra che ripensasse il Palazzo delle Esposizioni, ha proposto un percorso nuovo mirato a disorientarne la percezione tradizionale. La successione delle sale offre una vera e propria lettura critica del palazzo in dialogo con la sua storia e con i valori del ‘saper porgere’ della museografia italiana del Ventesimo secolo. Interessante approfondimento al progetto allestitivo, il suo contributo “Note per un’architettura androgina” pubblicato in Flash Art no. 348 Marzo–Aprile 2020 disponibile qui.
Luca Scarlini, scrittore e storyteller, è stato invitato a realizzare una serie di appuntamenti performativi dedicati alle storie emerse dalla sua ricerca di più di un anno tra i materiali dell’ArBiQ, l’Archivio Biblioteca della Quadriennale di Roma. Scarlini intreccerà eventi, aneddoti, racconti, gossip legati alla storia della Quadriennale e ai suoi protagonisti con le opere degli artisti presenti in mostra. Gli appuntamenti connetteranno in modo coinvolgente
e inaspettato la storia dell’arte italiana con il suo presente, offrendo al visitatore approfondimenti, collegamenti e una rinnovata consapevolezza del valore degli archivi in relazione alla contemporaneità.
Progetti speciali
In occasione della Quadriennale d’arte 2020, sarà aperta al pubblico come principale evento collaterale la mostra Domani Qui Oggi curata da Ilaria Gianni e dedicata al Premio AccadeMibact, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in collaborazione con Fondazione Quadriennale di Roma.
Il Premio mira a promuovere i giovani artisti italiani e a valorizzare le Accademie di Belle Arti quali istituzioni di alta formazione artistica. La mostra sarà l’occasione per conoscere il lavoro creativo dei 10 talenti vincitori di questa edizione, selezionati tra 89 candidati proposti da 33 Accademie di Belle Arti di tutta Italia.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, da sempre impegnato nella promozione internazionale di un’immagine dell’Italia che riconosca al nostro Paese la sua capacità di innovazione, affianca e supporta la Quadriennale nella valorizzazione all’estero del patrimonio costituito dagli artisti italiani attraverso un progetto inedito di promozione e documentazione audiovideo.