Anomalie/Trasformazioni. Narrazioni contemporanee e nuovi sguardi, la VI edizione di Archivi Aperti

14 Settembre 2020
Martin Parr, Piscina all’aperto, 1989. © Archivio storico fotografico Aem, Fondazione Aem – Gruppo A2A, Milano.

Anomalie/Trasformazioni. Narrazioni contemporanee e nuovi sguardi è il titolo della VI edizione di “Archivi Aperti” organizzata dall’Associazione Rete Fotografia. La manifestazione, appuntamento fondamentale nell’ambito della cultura fotografica, vede quest’anno la partecipazione di ben 41 archivi e studi fotografici che propongono sia visite in sede con presenza di pubblico, sia dirette online dagli archivi. Fulcro dell’iniziativa rimane la città di Milano, con la ricchezza e la varietà dei suoi archivi, ma le trasformazioni in corso e la realizzazione di molti incontri online consentono per la prima volta di raggiungere un pubblico amplissimo e non limitato al solo territorio milanese e lombardo.

In apertura si terrà online una tavola rotonda, venerdì 16 ottobre 2020, dalle 17.00 alle 19.00, con interventi di Luca Andreoni, Cristina Baldacci, Maurizio Guerri, Silvia Paoli, moderata da Daniela Aleggiani, dal titolo: Anomalie/Trasformazioni. Narrazioni contemporanee e nuovi sguardi. I profondi mutamenti che hanno investito radicalmente il nostro modo di vivere a partire dall’inizio della pandemia hanno fatto emergere l’importanza e il valore della riflessione culturalee dello sviluppo di modalità di resilienza e di interrogazione sulle ragioni stesse del nostro agire nell’attuale contesto sociale. Hanno inoltre drasticamente e velocemente mutato il nostro sguardo e il rapporto dell’immagine e della fotografia con il mondo in cui viviamo e con le strutture di potere, specie in rapporto alle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT).
In questo scenario, assume particolare rilievo l’attenzione al patrimonio culturale e alla sua valorizzazione come elemento cardine per la costruzione di nuove modalità di pensiero, di esistenza e di identità personali e collettive.Il valore degli archivi fotografici, il loro studio, l’attenzione a strategie per la conoscenza e la diffusione delle immagini che si inseriscano nei cambiamenti culturali in corso con atteggiamento critico e consapevole, sono quindi al centro delle riflessioni che proponiamo, per contribuire a costruire gli strumenti per nuove e sempre più aperte (open minded) strategie di valorizzazione e di conoscenza. Il rapporto della fotografia con la società, l’etica, il potere e le tecnologie si riflette sul senso degli archivi oggi, sugli strumenti e le politiche culturali, orientando l’identità futura della stessa collettività.

Dal 17 al 24 ottobre 2020, un calendario di aperture straordinarie e di incontri on line, permetterà di conoscere collezioni fotografiche di archivi, musei e fondazioni, studi di fotografi professionisti, attraverso interventi e approfondimenti culturali proposti da conservatori e curatori. A chiusura della manifestazione si terrà online una tavola rotonda, domenica 25 ottobre, dalle 18 alle 20, dal titolo Per una fotografia autoriale utile all’”altro”, con interventi di Michele Borzoni, Andrea Frazzetta, Elena Givone, Rocco Rorandelli e Valentina Tamborra, moderata da Mariateresa Cerretelli e Roberto Tomesani. L’incontro vedrà la presenza di fotografi “autori”, dove il termine “autore” è inteso nel significato etimologico originario: “autore” come colui che promuove, fa crescere. L’incontro vuole quindi proporre interrogativi sulla possibilità che ciascun fotografo ha di promuovere ed accrescere la propria presenza positiva e costruttiva nel tessuto sociale, per la comunità e, molto più pragmaticamente e concretamente, per gli altri. Un incontro per ricercare e favorire il comportamento ed il pensiero di ognuno che, proiettato nell’agire qualcosa di concreto per “l’altro”, sia finalmente “autore”, testimone etico di una vera e nuova comunità.

Partecipano a questa edizione 14 studi e archivi professionali di fotografi e 27 archivi di associazioni, enti, fondazioni, musei e aziende, istituzioni dalla storia più antica così come realtà contemporanee, dal Nord al Sud della penisola.

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