“Una performance di estrema poeticità e altissima capacità di autoastrazione.”
– klpTeatro
KEO, performance di Elena Sgarbossa è il nome di un satellite artificiale che propone di lanciare una capsula spazio-temporale che porterà con sé messaggi scritti da abitanti della Terra e destinati all’umanità del futuro, tra 50.000 anni, quando si prevede che il satellite rientri nell’atmosfera terrestre. Molte persone in tutto il mondo sono state invitate a contribuire al Keo Project con il proprio messaggio, in modo da permettere a chi verrà dopo di noi di essere testimone attendibile di questo nostro tempo, di questa versione di noi.
Elena Sgarbossa è una giovane danzatrice e maker italiana. Si forma presso il Corso Triennale di Danza Contemporanea del Balletto di Roma. Approfondisce la sua pratica attraverso progetti sostenuti dal Network Anticorpi XL e da OperaEstate Festival/Bassano del Grappa dove ha modo di approcciarsi alla pratica di insegnamento Dance Well (Ricerca e Movimento per il Parkinson). Come performer ha collaborato con Marco D’Agostin, Chiara Frigo, Masako Matsushita, Davide Valrosso, Andrea Rampazzo e Pietro Marullo. Nel 2018 si avvicina all’esperienza coreografica con il solo KEO, lavoro vincitore di DNAppunti Coreografici. Nel 2019 partecipa al progetto europeo “Empowering Dance” supportato da programma EU Erasmus+ e crea Flying Carpet, progetto sostenuto da Boarding Pass Plus Dance in collaborazione con altre quattro artiste italiane