Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, “eto ti na”. Veduta della mostra presso MGLC, Ljubljana, 2020. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato, People got off of planes and turned on their phones, 2020. Smalto su acciaio. Due elementi, 192.5 x 120 x 3 cm. Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
Nora Turato
Dogs are good boys, 2020. Smalto su acciaio. Due elementi, 192.5 x 120 x 3 cm, Courtesy l’artista; Gregor Staiger, Zurigo; e LambdaLambdaLambda, Prishtina.
“eto ti na” è la prima mostra in Slovenia di Nora Turato, di base ad Amsterdam. Il titolo è un detto tipico croato, di uso frequente, senza alcun significato vero e proprio, che riassume il particolare atteggiamento di Turato nei confronti del linguaggio. Le sue performance, i suoi libri, i suoi poster e i suoi video si ispirano a frasi strappate da diversi contesti, che sono poi riutilizzate in combinazioni eclettiche. I frammenti linguistici tratti sia da contesti popolari che da ambiti più intellettuali, dalla pubblicità e dalla scienza, vengono scelti più per il loro più suono che per il loro significato. Vibrano durante le performance di Nora, nei murales colorati e nelle energiche tipografie dei suoi layout spaziali, senza alcuna nostalgia per il contesto perduto. L’esperienza della mostra e della performance di Nora Turato si avvicina quindi al linguaggio consumistico dell’era digitale: l’immersione in una moltitudine di stimoli che ci riguardano più di quanto non si rivolgano a noi direttamente.