Rythmós, l’XI edizione del Video Sound Art Festival

20 Settembre 2021

L’XI edizione di VIDEO SOUND ART FESTIVAL prosegue fino al 25 settembre con un ciclo di performance e installazioni presso il Museo Civico di Storia Naturale e il Planetario Ulrico Hoepli di Milano. Il tema dell’undicesima edizione è il ritmo, declinato attraverso un’installazione e un ciclo di performance in dialogo con le sedi espositive, per esplorare nuove dimensioni ritmiche, tra cieli di stelle artificiali e fossili di remote ere geologiche. Il progetto stato sviluppato in continuità con le attività artistiche che impegneranno Video Sound Art nei mesi a seguire a Venezia, su invito di Palazzo Grassi – Punta della Dogana.

PROGRAMMA ARTISTICO

All’interno del Museo Civico di Storia Naturale, la sala affrescata del primo piano ospita l’installazione complessa Rome is not Rome (Pt.II Mythology to Abattoir) di Haig Aivazian, artista libanese le cui opere sono state presentate In Italia al Museo MAXXI di Roma e alla Biennale di Venezia.

“L’opera riflette su come il museo, l’architettura, l’archeologia siano potenti strumenti ideologici che hanno costruito la visione di intere civiltà e hanno formulato un immaginario collettivo, rapportandosi al passato attraverso categorie e modelli ricorrenti. Un ambiente ibrido nel quale sembra che i corpi siano in procinto di trovare il loro posto e che aleggino i desideri individuali di ciascuno, le costrizioni politiche, le convenzioni sociali. Il lavoro riflette in maniera ironica sulle gerarchie e le classificazioni della vita all’interno delle quali ci troviamo imbrigliati. Le sculture assumono identità fluide, capaci di generare assonanze tra mondi e culture differenti, ma inevitabilmente filtrate dalla cultura visiva dell’artista.” Laura Lamonea, curatrice e direttrice artisticaIl programma prosegue il 22 settembre alle ore 21.00 con la presentazione del libro “Medusa. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo)” (NERO 2021) di Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi, realizzata in collaborazione con la Casa editrice Nero. Un viaggio dalla cima del Pirellone alle grotte di Tora Bora, nel verde amazzonico e nel petrolio nigeriano, tentando l’ultimo rito che resta di fronte al disastro: raccontarlo.

Dal 23 al 25 settembre un ciclo di performance anima gli spazi del museo: nella Sala Minerali, Francesco Cavaliere e Tomoko Sauvage (23 settembre, ore 19.30 e ore 21.30) presentano un atto musicale sui “pendoli astratti” ricavando delle sonorità dai minerali; sulle scalinata Andrea di Lorenzo (tutti i giorni, dalle ore 18.00 alle ore 23.00) si posiziona all’interno di un cespuglio di foglie di fico di cemento con l’intento di avvicinarsi ai ritmi di altre forme di vita; tra i diorami, la visita performativa di Cecilia Mentasti (tutti i giorni, ogni ora) mette in luce elementi museali che sono costantemente davanti agli occhi del pubblico, senza essere notati; sulle scalinate del primo piano nella performance del coreografo Radouan Mriziga (24 settembre, ore 21.00) la danzatrice utilizza il corpo e suoi movimenti per creare un dialogo con le architetture della sede.
Il 25 settembre, Haig Aivazian presenta per la prima volta in Italia un atto performativo con la preziosa collaborazione del musicista turco Murad Içlinalça. La performance prende spunto da due lavori precedenti: “To Be Human, O Mountain!” (2017), in cui tre cantori in una chiesa intonano frammenti di brani carcerari per rendere tangibili le tracce della dislocazione del paesaggio e delle persone; e “Wavy is the Sea, Momma (2015)”, una ricerca sul canto monofonico della liturgia armena che indaga il rapporto con l’identità culturale turca.

Consolidando il ruolo di sostenitore di nuove produzioni artistiche, Video Sound Art invita l’artista Luca Trevisani a produrre una nuova opera video, che esplorerà il Planetario Ulrico Hoepli come macchina teatrale e display di eventi astronomici. La produzione avverrà in concomitanza con il Festival e sarà finalizzata nei primi mesi del 2022.

DA MILANO A VENEZIA: “GESTUS”

Su invito di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, dal 15 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022, Video Sound Art presenterà presso il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia “Gestus”: un percorso espositivo e un programma di performance. Il progetto scientifico è stato sviluppato in continuità con le linee di ricerca dell’XI edizione e sarà incentrato sull’essere corpo partendo dalle riflessioni inaugurate dai grandi maestri teatrali del ‘900. Il centro di interesse è il linguaggio fisico, attivatore di una dinamica trasformativa spirituale e sociale.

La mostra, a cura di Laura Lamonea, si articola in due atti, ciascuno dei quali ha come protagonisti una coppia di artisti. Gestus I atto: Rifare il corpo sarà aperto dal 15 ottobre al 24 novembre 2021, con opere di Enrique Ramirez e Luca Trevisani e performance di Enrique Ramirez, Caterina Gobbi e Andrea di Lorenzo. Gestus II atto: Il montaggio delle azioni, sarà aperto dal 1 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 con opere di Ludovica Carbotta e Driant Zeneli e performance di Ludovica Carbotta, Annamaria Ajmone e Driant Zeneli.

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