Nicola Martini “Appunti dall’Inframezzo” Clima / Milano

18 Novembre 2021

Il corpo di opere in Dyneema si basa su viscosità ed aderenza. Come nelle precedenti opere viene costruito un campo, un’interfaccia nella quale il lavoro possa accadere, con le sue regole e narrazioni intrinseche. Due fogli di Dyneema (tessuto iperleggero e molto resistente) vengono soldati insieme con un nastro PSA, formando una sorta di sacco stagno, pronto per ricevere la soluzione liquida al suo interno. Questo sistema è saldato ai lati ed al centro dal suo interno formando alcune tasche per intrappolare il materiale colato. La soluzione è composta da lattice liquido e grafite in polvere, una volta che la saldatura chimica del nastro è compiuta, il sacco viene tirato su di un telaio da pittura in alluminio. Il liquido interno tende a tirare, solidificandosi sfruttando la piccola quantità di aria rimasta. Tutte le tracce e i movimenti di questo processo sono in qualche modo stampati al suo interno e chiaramente visibili grazie al trasparenza del tessuto.

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