Miglior mostra in una galleria/spazio commerciale
Mostre dei miei artisti preferiti che ho purtroppo perso per l’impossibilità di viaggiare:
Larry Stanton “It Doesn’t Thunder Everyday”, da Daniel Cooney, NYC.
Louis Fratino & Tony Feher, da Sikkema Jenkins & Co, NYC.
Ugo Rondinone “A Sky. A Sea. Distant Mountains. Horses. Spring”, da Sadie Coles, London.
Quest’anno mi sono spostato molto poco, è stato un anno complicato che ha messo a dura prova la mia voglia di conoscere ed esplorare. Dita incrociate per il 2022!
Miglior mostra in un museo
Salman Toor “How Will I Know” al Whitney Museum, NYC.
Questa è un’altra delle mostre che avrei voluto assolutamente vedere: la prima personale di Salman Toor, un pittore che amo e una delle mie “ossessioni” del momento.
E poi Maurizio Cattelan “Breath Ghosts Blind” all’Hangar Bicocca, Milano.
Maurizio riesce sempre ad essere intenso, emozionante e provocatorio al tempo stesso. Una delle esperienze artistiche più potenti capitate a Milano negli ultimi anni!
Miglior mostra in spazio nonprofit
Bank “Conceptual Art in the UK”, 1998-1999, da Ordet, Milano.
Ordet è lo spazio dedicato a exhibitions and research di cui sono lead patron e che ha sede nei vecchi uffici di MSGM in Porta Romana. Tra le mie mostre preferite del 2021 c’è la monografica di BANK, collettivo artistico di Londra che ha raccolto 140 lavori di fine anni 90, soprattutto press release di gallerie d’arte di Londra e New York che il gruppo ha spietatamente rispedito via FAX ai mittenti, riempite di note sintattiche e correzioni.
Miglior esperienza Virtuale nel campo dell’arte contemporanea
La Digital Viewing Room di Art Basel.
Realizzata in modo ineccepibile, con gallery tours, talks e studio visits, è stata un’ottima occasione per “visitare” Art Basel da remoto.
Miglior NFT
Nessuno: sono sincero, sto familiarizzando con il mezzo, ma sono legato all’idea di opere tangibili e esperibili in senso classico, per il momento.
Miglior Film
È stata la mano di Dio, di Paolo Sorrentino.
Un film maestoso: nella regia, nella fotografia, nel tratteggiare un grande racconto familiare. E al tempo stesso intimo, sincero e personale. Sorrentino si conferma un grande autore.
Miglior serie tv
The White Lotus, di HBO.
Una serie straordinaria, come la colonna sonora di Cristobal Tapia De Veer. The White Lotus segue le vicende dello staff e degli ospiti di un resort hawaiano durante il corso di una settimana. Imperdibile!
Miglior Canzone
Notti in Bianco, di Blanco.
Anche se è uscita nel 2020, l’ho scoperta a Capodanno dello scorso anno e in tutti questi mesi è stata in ripetizione non-stop! Blanco è pura energia!
Miglior Lettura
La Città dei Vivi, di Nicola La Gioia.
Questo romanzo mi ha tenuto incollato alle sue pagine per un lungo weekend, senza possibilità di fuga. Mi ha tenuto prigioniero dell’oscurità profonda che racconta, di una storia cruda e travolgente, a metà tra Pasolini e Carrère. Grazie a Nicola La Gioia ho passato due giorni senza tv e Netflix e con il telefono in stand-by, come non mi accadeva da tempo.
Miglior testo critico
Il Report “The State of Fashion 2021” di Business of Fashion e McKinsey&Company.
Questi report annuali sono sempre preziosi, mi danno molti spunti di riflessione per capire il presente della Moda e per pensarne il futuro. Invito sempre i miei collaboratori a leggerli e a farne tesoro!
Miglior Sfilata
La Spring/Summer 2022 di Balenciaga.
E proprio perché non è stata una tradizionale “sfilata”, ma ha istantaneamente fatto scuola e mostrato a tutti che cosa si può costruire attorno ad una collezione, ripensando i format e ibridando i linguaggi. Il cortometraggio con i Simpson è stato un vero colpo di genio e rimarrà negli annali per gli anni a venire. Chapeau!