All’Istituto Svizzero una conferenza dedicata al rapporto tra architettura e televisione negli anni Ottanta

4 Aprile 2022

Gli anni ’80 sono stati un decennio di profonde trasformazioni in tutto il Nord globale. Si considerino l’ascesa del neoliberalismo, la deregolamentazione finanziaria e il postmodernismo nella filosofia e nelle arti: molti dei fattori che definiscono la nostra vita quotidiana oggi sembrano essere emerse durante quei dieci anni. Tra queste vi sono anche nuove forme di tecnologia e intrattenimento, come i computer e la televisione commerciale. Quest’ultima in particolare fu testimone di un vero e proprio boom durante questo decennio, soprattutto in Europa. E l’architettura fu un veicolo di questa diffusione, sia come contenuto del mezzo (scenografie) che come infrastruttura (studi di trasmissione, studi pop-up, antenne, ecc.). Inoltre, e in modo altrettanto importante, la televisione divenne un motore per il cambiamento architettonico, influenzando il design e l’esperienza dello spazio domestico e pubblico.

La conferenza affronta le diverse intersezioni tra architettura e televisione negli anni ’80. Il programma prevede le relazioni di Léa-Catherine Szacka (Università di Manchester/ETH Zurigo) e Davide Spina (ETH Zurigo), seguite da una discussione moderata da Massimo Scaglioni (Università Cattolica del Sacro Cuore/Università della Svizzera Italiana).

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