Sparks 2021 ruota sull’azione, minima ma rivoluzionaria, di consegnare nelle mani dell’infanzia la lettura del nostro futuro come gesto di speranza e rottura con il passato. L’azione vede l’intervento di Agata, la figlia dell’artista, scegliere ed accompagnare gli adulti dentro uno spazio in penombra a cui verrà letta loro la mano, singolarmente e per una sola volta, attivando così un libero processo di svelamento e di interpretazione nel quale l’infanzia diviene artefice di visioni e riflessioni.
L’intera performance si basa su 3 elementi: le mani – in un momento nel quale il contatto è negato – che sono la parte più esposta al mondo, testimonianza visibile del corpo, punto di contatto tra generazioni diverse; la lettura sapiente delle mani utilizzata da Agata come gioco per esprimere immaginazione e desideri; i cappelli-scultura, realizzati nella forma di cappelli da baseball con visiera reclinabile. Tra questi ultimi, che rappresentano l’eco giocoso di elmi, uno verrà indossato dalla bambina, segnando l’inizio della performance e proteggendola dallo sguardo diretto degli adulti.
Lo sviluppo del progetto Sparks include e trasforma il distanziamento fisico in elemento di forza. Il tocco tra le mani della bambina e dell’adulto è infatti assente ma viene richiamato da una piccola torcia personalizzata con cui vengono direzionati i movimenti dell’adulto nello spazio e lette loro le mani.
L’installazione di Sparks 2021 è un’opera composta dai cappelli/elmi lasciati nello spazio e da una traccia sonora elaborata e amplificata che deriva dalle registrazioni delle immaginifiche predizioni della bambina. RAYS, che accompagna l’installazione, è invece un video a canale singolo, in cui seguiamo un gruppo di bambini nel loro girovagare attraverso un edificio scolastico e teatrale abbandonato. Mentre esplorano, scoprono uno ad uno un cappello a loro strano e familiare allo stesso tempo.