In continuità con la vasta retrospettiva curata da Gianfranco Maraniello al Museo Madre di Napoli, dopo ventisette anni dalla sua prima mostra presso lo Studio Trisorio, la galleria vuole rendere omaggio all’artista a tre anni dalla sua scomparsa esponendo una serie di opere su carta selezionate in collaborazione con Lucy Jones Carroll.
Lawrence Carroll è stato una delle voci più singolari nella pratica pittorica per la capacità di superare la bidimensionalità della pittura considerando la tela come “corpo”. Questa sua visione “profonda” della superfice è palpabile con straordinaria intensità anche nelle opere su carta che l’artista ha continuato a realizzare durante tutta la sua vita.
I disegni esprimono la dimensione più intima del suo lavoro e ribadiscono puntualmente la sua poetica. In queste opere di piccole e grandi dimensioni le superfici rivelano stratificazioni dense. In alcuni casi colori saturi, come neri, rossi, verdi, ocra, blu appaiono accanto al caratteristico bianco di Carroll che non è mai puro, ma declinato nei suoi toni più caldi e come sporcato di proposito, per mostrare il passaggio del tempo, la mutabilità della luce e delle cose.
Lawrence Carroll interagisce con la superfice sovrapponendo lentamente strati di pittura, lascia trasparire fra gli strati sottili di colore la trama originaria della carta e i segni della matita e, come nelle opere su tela, a volte inserisce anche qui frammenti di materiali diversi, per creare “luoghi di memoria” dentro i quali lo sguardo dell’osservatore può perdersi e ritrovarsi.