“Stones and Stars and Spells” è la prima mostra personale nel Regno Unito di Francesco Pacelli presentata dalla giovane galleria Londinese Des Bains.
Le opere di Pacelli nutrono ispirazione dalla scienza, la spiritualità, la filosofia, storia dell’architettura e dall’alchimia. L’artista esplora il legame tra natura, artificio e storie cosmiche, dando vita a scenari fantastici che sfidano la percezione della realtà. I suoi lavori, creano mondi alternativi in un delicato equilibrio tra ciò che conosciamo come reale e una dimensione surreale alternativa. Le espressioni scultoree di Pacelli incarnano il suo desiderio di costruire un ponte tra mondi diversi, materializzando concetti altrimenti solo ideali.
“Stones and Stars and Spells” è una dichiarazione di intenti. È una triade, un espediente retorico che si riferisce al ruolo del numero tre in varie culture come simbolo di potere e divinità, come accesso al mistero della natura e dell’anima. La mostra agisce come un incantesimo, mettendo insieme le pietre, il mondo reale, le stelle, il cosmo e gli incantesimi, l’ineffabilità della magia e degli ideali.
Per superare qualsiasi separazione tra questi tre regni, Francesco Pacelli abbraccia i concetti di utopia e ucronia come modelli metaforici a cui guardare. Generalmente considerate irraggiungibili e provenienti da una linea temporale diversa, in cui eventi cruciali del passato si sono svolti in modo diverso da come si sono verificati, le idee di un mondo perfetto sono potenti strumenti teorici per aprire scenari diversi.
Pacelli, nel superare le divisioni tra i tre regni, abbraccia i concetti di utopia e ucronia come modelli metaforici ispiratori. Queste visioni, spesso considerate inarrivabili, provenienti da una linea temporale alternativa, in cui eventi chiave del passato si sono sviluppati in modalità differenti dal reale, diventano potenti strumenti teorici. La ricerca di Pacelli, ispirata dagli ideali socialisti, dall’architettura radicale degli anni ’60 e ’70 e da esempi di progetti visionari come le città galleggianti di William Katavolos, cerca di riformulare questi modelli ideali, i quali storicamente, non si sono mai avverati.
In uno stato di costante trasformazione della materia, l’artista considera il dialogo tra diversi piani culturali, attraverso diversi materiali e reazioni chimiche, creando una pluralità di scenari sociali. Francesco Pacelli ruba spunti dalla realtà fisica per esplorare mondi alternativi, abbracciando l’ideale di connessioni multidimensionali.