Il Festival di cinema e arte contemporanea, lo Schermo dell’arte, diretto da Silvia Lucchesi – che fa parte del programma 50 Giorni di Cinema a Firenze, e si avvale come main supporter del contributo di Fondazione CR Firenze – offre al pubblico una selezione della più recente produzione internazionale di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea.
Come spiega Silvia Lucchesi, i film del programma affrontano temi che sono da sempre al centro del nostro festival, politici, sociali, ambientali, identitari. In questo momento di guerre e sofferenze inaccettabili pensiamo che il nostro contributo sia quello di offrire altre prospettive alla violenza, all’ingiustizia, all’intolleranza. Continueremo a credere che l’arte possa aiutarci ad avvicinarsi gli uni agli altri, insieme nella nostra umanità.
Il Cinema La Compagnia di Firenze è come ogni anno il centro del Festival; non solo sede del suo intenso programma di oltre 30 proiezioni, tra cui anteprime mondiali e italiane alla presenza degli autori, ma anche luogo di incontro con artisti, curatori e ospiti internazionali. A questa si aggiungono altre sedi, in un percorso di incontri e appuntamenti collaterali nella città, come gli spazi della Strozzina e l’Altana a Palazzo Strozzi, l’Accademia di Belle Arti e la New York University Florence.
L’Opening Night ha inizio con “The Pixelated Revolution,” una non academic lecture dell’artista libanese Rabih Mrouéche indaga il tema drammaticamente attuale della rappresentazione della violenza e dell’orrore della guerra mediata dagli schermi e dal web. Si darà poi il via al Focus del Festival, dedicato alla carriera ventennale, e costellata di sfide e imprese straordinarie, di Guido van der Werve, con l’anteprima italiana del suo primo lungometraggio autobiografico, Nummer Achttien – The Breath of Life.
Nella serata conclusiva del festival sarà presentato, per la prima volta sul grande schermo in Italia, Inside di Vasilis Katsoupis, con Willem Dafoe, uno psycho-thriller che ha come elemento narrativo centrale una collezione di opere di artisti contemporanei internazionali appositamente curata per il film da Leonardo Bigazzi.
Il programma riunisce le nuove opere di un parterre internazionale di artisti: dall’omaggio a Diego Marcon, legato alla sua personale in corso al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, alle storie sul filo dell’identità e della memoria di Basma al-Sharif, Deimantas Narkevičius e Fiona Tan, alle riflessioni di carattere sociale e politico di Wang Bing, Wael Shawky e Amie Siegel, alla nuova opera con animazioni in 3D di John Menick.
Per i documentari, un evento speciale sarà dedicato all’architettura radicale di Fabrizio Fiumi e dei 9999, nata in un momento di grande fermento culturale della città di Firenze, con la proiezione di Radical Landscapes di Elettra Fiumi, a cui parteciperanno la producer Laura Romano e l’architetto Pino Brugellis.
Le altre proiezioni in programma racconteranno la vita di Nam June Paik, il lavoro del grande artista recentemente scomparso Robert Irwin e quello di Ragnar Kjartansson, il “dietro le quinte” della realizzazione di opere artistiche monumentali, come quelle di Katharina Grosse per la Fondation Louis Vuitton e di Giulia Cenci per la Biennale, e le sfide delle politiche di inclusione di un grande museo, lo Stedelijk di Amsterdam.
Il Festival sarà anche l’occasione per presentare al pubblico le nuove produzioni dello Schermo dell’arte. Inaugurerà il 14 novembre alle ore 17 negli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi, l’installazione multicanale La montagna magica di Micol Roubini, a cura di Gabi Scardi, progetto prodotto dallo Schermo dell’arte, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022).
Fanno parte del programma di questa edizione del Festival anche le prime mondiali delle quattro opere realizzate grazie al sostegno di VISIO Production Fund 2022, fondo di produzione nato nell’ambito di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento, che vedrà la sua XII edizione durante il Festival. Saranno in sala per presentare i loro nuovi lavori Simon Liu (film co-prodotto da Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci), Gerard Ortín Castellví (film coprodotto da Fondazione In Between Art Film), Maryam Tafakory (film co-prodotto da Seven Gravity Collection), Yuyan Wang (film prodotto da Petit Chaos, co-prodotto da FRAC Bretagne).
Si potranno incontrare a Firenze durante il Festival anche gli otto artisti selezionati per l’edizione 2023 di VISIO: Maeve Brennan, Federica Di Pietrantonio, Andro Eradze, Timoteus Anggawan Kusno, Valentin Noujaïm, Claudia Pagès Rabal, Marina Xenofontos e Chris Zhongtian Yuan.
I Festival Talk, che tradizionalmente accompagnano il programma, rappresentano ulteriori occasioni di approfondimento del lavoro dei protagonisti del Festival. Guido van der Werve terrà una lecture all’Accademia di Belle Arti di Firenze (16 novembre, ore 15.30) e Amie Siegel una masterclass alla New York University Florence (17 novembre, ore 11). Sarà dedicato al contesto in trasformazione delle istituzioni e comunità di professionisti che operano nel campo delle immagini in movimento Sharing, Connecting and Creating. Moving Images and their Communities, momento di confronto ospitato dall’Altana di Palazzo Strozzi il 18 novembre alle ore 15.30. Partendo dalla ricerca del libro che celebra i 12 anni del progetto VISIO European Programme on Artists’ Moving Images (2012-2023), interverranno la curatrice e critica indipendente Barbara Casavecchia, Bianca Stoppani, editor Fondazione In Between Art Film e Valentine Umansky, curatrice Tate Modern, moderate da Leonardo Bigazzi.
Anche questa edizione si espanderà online, con una programmazione in streaming su Più Compagnia, in collaborazione con Mymovies.it (fino al 26 novembre 2023), che include film del Festival e opere degli otto artisti selezionati per la XII edizione di VISIO.